Al catechismo ci hanno insegnato che Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza e forse per questo noi gli attribuiamo i nostri stessi "aggettivi". Tra questi "aggettivi" quelli di buono e di cattivo.
Ora mi chiedo chi è il Dio buono e chi è il Dio cattivo. Il Dio cattivo è quello che ha permesso l'attentato a Manchester che ha tolto la vita a inermi ragazzini, si presume per la maggior parte cristiani, mentre il Dio buono è invece quello che si è vendicato lasciando affogare nel mare della Libia altri inermi ragazzini, si presume per la maggior parte musulmani? Oppure il contrario?
Noi umani siamo divisi in "comunità" e frequentemente le "comunità" non la pensano alla stessa maniera. Accade spesso che per una "comunità" è buono quello che per un'altra "comunità" è cattivo.
Tanto per fare un esempio: i contadini che aspettano la pioggia vedono questa come una "benedizione" mentre i cittadini che non sentono questa necessità la vedono come una "maledizione". Capita anche che queste "comunità" invertano le preferenze a seconda del bisogno.
Riguardo a Dio sono intere "comunità" di popoli a ragionare in maniera contrastante tenendo "fede" al proprio punto di vista pur avendo in comune il raggiungimento del Paradiso.
Come dire (semplicisticamente sorridendoci sopra): per raggiungere la meta c'è chi pensa sia meglio prendere un mezzo e chi invece pensa sia meglio fare una bella passeggiata, nondimeno ognuno va verso la direzione che si è prefissata.
Comunque si da a Dio l'immagine più confacente al proprio essere e alle proprie necessità.
Io so di non poter parlare in maniera compiuta di questo argomento né di poter impedire con questo "discorsetto" quelle che pare siano guerre di religione, però mi va di sottolineare che mentre l'Occidente ha avuto la Rivoluzione Francese che ha chiuso "l'attrito" tra ragione e "tradizione", il mondo Musulmano no. Traiamone le conclusioni.
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Secondo me la fede non si può imporre e esiste un limite oltre il quale le nostre indagini non vanno: di là c'è l'inconoscibile che ognuno chiama come vuole ma non può dare a questo un "aggettivo".
Ognuno di noi deve adoperarsi per il miglioramento proprio e degli altri, per il raggiungimento della comune felicità quaggiù eppure c'è qualcuno o qualcosa che va in altra direzione.
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