Ieri, prima che iniziasse la Notte Bianca, ho fatto un sopralluogo in giro e mi sono reso conto che non avrei avuto bisogno di "armarmi", come negli anni precedenti, contro i "supereroi" della pipì.
La differenza di questa Notte Bianca con le precedenti era lampante. Non solo per la data.
Per certi versi, a mio modo di vedere, era (finalmente) più ordinata e più raccolta.
La mia Notte Bianca quindi l'ho passata in questa maniera:
Ho guardato la partita degli "azzurrini" in TV e alla fine di questa mi sono affacciato al balcone, richiamato dal rumore di uno scooter. Il suo proprietario, in una piazzetta vuota, aveva difficoltà a trovare posto. Dopo vari tentativi, dove pensate che abbia parcheggiato? Davanti alla porta di ingresso di una abitazione. Un classico.
Più tardi tra un motorino ed un altro arriva un gruppetto di "giovincelli". Questi si fermano a schiamazzare seduti sulle scalette di via Enrico Trivelli. Ho ascoltato (con molto piacere) uno di questi che chiedeva agli altri di abbassare la voce, evidenziando che forse qualcuno voleva dormire.
"Ma che dici?!" lo aggredirono gli altri, "oggi è la Notte Bianca, possiamo fare quello che ci pare!"
Poco male. I miei dirimpettai si erano sigillati dentro con le tapparelle abbassate e con l'aria condizionata a palla e io, abituato a molto peggio, mi sentivo esageratamente tranquillo e rilassato. Quando questi ragazzini (14/16 anni) andarono via, dopo qualche momento di silenzio, sento arrivare 4 rozzi individui che blateravano qualcosa su lucchetti e serrature. Uno si ferma per un "pit stop" all'angoletto tra Via Bandiera e Via Trivelli. Ben poca cosa quella pisciatina rispetto ai fiumi delle passate edizioni.
Forse perchè i loro eventuali posti a sedere erano stati innaffiati dal dorato liquido del loro amico, questi "signori" non stazionarono ma proseguirono il cammino, a dir loro, verso la Villa Comunale.
I motorini e le moto sulla piazzetta avevano raggiunto il numero di 8 e di questi, quasi a voler emulare la geniale idea del primo, 4 avevano parcheggiato d'avanti all'ingresso della abitazione di cui ho detto sopra.
La piazzetta rispetto al solito era vuota ... meglio così.
Durante il resto della notte solo qualche coppia si è appartata nei comodi "scranni" di via Bandiera per parlare del più e del meno. Dopo la chiusura del ristorante di Largo de Litiis, addirittura si poteva sentire lo schioccare di qualche bacetto.
Dalla piazza arrivava della musica, a volte buona a volte meno, e qualche "invito urlato" degli animatori ma, grazie al "cielo", nulla di più.
Intorno alle 27,30, chi non era ancora caduto "completamente" tra le braccia di Morfeo, avrà potuto apprezzare gli ultimi "vagiti" di qualche esagitato che andava via, i saluti di gruppetti di persone che si davano appuntamento per i giorni a venire ed il rumore delle poche motorette che mestamente lasciavano la piazzetta.
(A proposito: il primo a parcheggiare non riusciva ad uscire, visto che i motorini parcheggiati vicino gli impedivano i necessari movimenti.)
(A proposito: il primo a parcheggiare non riusciva ad uscire, visto che i motorini parcheggiati vicino gli impedivano i necessari movimenti.)
Questa mattina, caldissima, svegliato dai solerti "operatori ecologici" sono andato in piazza dove tutto appare come ogni giorno. Tutto appare pulito e ordinato. Tutto appare ... ripeto "appare".
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