venerdì 11 agosto 2017

Della morte di Francescopaolo D'Adamo


Il 7 agosto 2017, mentre mi esibivo in piazza Barbacani (a Vasto), sono morto.

Ognuno dei presenti, in quella occasione, si è accorto che parlavo con competenza di Platone e delle teorie sul macrocosmo e sul microcosmo. Raccontavo storie mitologiche e esponevo con estrema fluidità concetti di esoterismo e di alchimia. Esponevo poi, con compiutezza, fatti accaduti in un arco di tempo che partiva dal 1492 fino ad oggi.
Guardavo gli intervenuti che mi ascoltavano e mi fissavano e io stesso mi meravigliavo di quanto stava accadendo. 

In realtà le cose sono andate in questa maniera: gli Angeli Custodi mi avevano prelevato e mi stavano portando in Paradiso, quando San Pietro li fermò dicendo: “fermi! Quello è Francescopaolo D’Adamo, il più cacacazzo dei cacacazzi. Dove lo portate?”
La Madonna lo interruppe dicendo: “Pietro, non tradisci mai le tue origini di pescivendolo. Devi smetterla con questo linguaggio sboccato”.
“Ti chiedo scusa Maria ma anche tu sai di che soggetto parlo” rispose San Pietro.

Passava di là Giobbe, il quale, ascoltando il discorso, si permise di intervenire.
“Tutti sulla terra parlano della mia pazienza” disse “ma nessuno sa che la pazienza di Francescopaolo D’Adamo è ben superiore alla mia”. Lui ha però il vizio di scoppiare ogni tanto e di non guardare in faccia a nessuno, per questo si fa molti nemici che lo descrivono come dici tu Pietro.
Salomone che in altra occasione si sarebbe guardato bene dall’intervenire, lo fece, confermando le parole di Giobbe.

“Allora che facciamo?” dissero Uriele e Barachiele che mi accompagnavano in Paradiso. San Tommaso disse: “io non sono convinto di quanto affermano da Giobbe e Salomone”. “E daje con questi dubbi!” disse San Giovanni che stava leggendo un manga seduto sotto un albero di fichi.

“Perché non lo mandiamo da Lucifero?” disse qualcuno nascosto dietro un muro - molti pensano fosse San Paolo, geloso del fatto che io ho sempre festeggiato il compleanno il 2 aprile, giorno dedicato a San Francesco di Paola -

“Mica è una decisione semplice!” Dissero in coro i cherubini mentre San Pietro continuava a fare avanti e dietro farfugliando qualcosa tra se e se. “Lasciatemi pensare” disse e tutti si azzittirono.

In quel momento però passarono John Lennon e un folto gruppo di musicisti che all’unisono urlarono: “Mc Adams’!” e cominciarono a fare le feste. Qualcuno diceva: “quella volta che hai messo il mio disco …” un altro si ricordò che ….
Insomma si creò una gran confusione.

“Basta, per la Madonna!” urlò San Pietro. Hip hip Urrà! Lo coprì San Giuseppe che prese le difese della moglie e esclamò: “per Giove, Pietro non ti permetto …” Ma alla parola Giove a Pietro si illuminò l’aureola e un ampio sorriso si aprì sul suo bel faccione.

“Ho trovato!” Esclamò Pietro. “ti lascio sulla terra ma per farti dimenticare questa esperienza extra terrena ti faccio fare un giro nei secoli dei secoli a partire dalla antica Grecia. (Ecco perché parlavo di Platone, degli Dei, di Giasone e di tanto altro fino ai nostri giorni.)

Qualcosa però non deve aver funzionato a dovere visto che dopo qualche giorno mi sono ricordato di questo accaduto.


Si Michele, si Michele! Ho capito. Come tutte le cose che faccio anche questa storia sarà considerata frutto della mia fantasia. Non mi crederà nessuno. Certo!

Si Michele!


Comunque salutami gli amici e dì a San Pietro che non ho fretta di venire da voi.

Nessun commento: