lunedì 15 aprile 2019

Salone, Fuori Salone e ... Milano


Anche quest'anno ho visitato il Salone del Mobile di Milano. Ho passato due giorni "gironzolando" tra i vari padiglioni e, in questo Blog - da tempo un po' spento poichè vivendo in un luogo senza idee e appiattito su "sole, mare e quiete", ma che voglio "rigenerare" - non potevo fare a meno di esprimere qualche mia sensazione in merito.
Devo dire che rispetto alle scorse edizioni non ho trovato "eccessive" novità, tuttavia il Salone rimane una di quelle "manifestazioni" italiane che tengono altissimo il nome e la qualità di questo nostro sempre più "triste" paese.
Quest'anno mi è sembrato di notare un alto battage in merito a quella che una volta era una "Fiera del Mobile" (ho partecipato per la prima volta nel 1967) mentre oggi è molto di più, il chè è una buona cosa. Lo sviluppo del "Fuori Salone", poi, aumenta ancora di pù l'attrattiva della manifestazione stessa e anche della città di Milano che per la maggior parte degli "italiani" rappresenta solo "lavoro". Il "Lavoro" certo, ma in questo caso elevato ad "arte". Chi ha visitato lo spazio dedicato a Leonardo da Vinci mi potrà capire. In un filmato presentato in questo spazio si evidenzia tutto l'orgoglio e, se vogliamo, una sana e giusta presunzione dei milanesi (sarebbe il caso di dire: della gente di Milano) in merito al "lavoro". 
Fatto bene, curato nei dettagli, ricercato. Girando per la città queste qualità, assieme a tanto altro, appaiono all'occhio attento e al distratto.
Tre giorni a Milano, preso com'ero dalla ricerca di dischi in vinile per la mia collezione, non ho avuto il tempo necessario per visitare "troppo" del Fuori Salone e soprattutto gli eventi a invito, ma  ... 

... continuiamo un'altra volta.

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