... Ribellarsi e ribellarsi ancora finchè gli agnelli diventeranno leoni.
Da Histonium.net
A firma di Roberta Odoardi, Bruno Scafetta, Daniela Madonna e degli operatori della cooperativa "Arcobaleno" di Vasto, riceviamo e pubblichiamo.
Il giorno 15 aprile 2010 l’Amministrazione comunale di Vasto ha indetto una conferenza stampa per presentare la nuova gestione di Palazzo d’Avalos, affidata alla Fondazione per l’Arte, l’Archeologia e la Cultura del Vastese. A proposito di quanto è stato detto in tale ambito, la voce di chi da tanto tempo profonde impegno e passione per la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico-artistico della nostra città non può tacere, ritenendo opportuno effettuare alcune precisazioni di rilievo. Quando si è affermato che in passato «non si è mai fatta una promozione seria e mirata», né «sono state coinvolte le scuole della nostra Regione», è stata data prova di smemoratezza o di indifferenza nei confronti dell’operato dei Servizi Didattici dei Musei di Palazzo d’Avalos, diretti dalla dott.ssa Roberta Odoardi in collaborazione sia con la cooperativa Arcobaleno sia con Bruno Scafetta e Daniela Madonna del laboratorio d’arte “Mondo a colori” di Vasto. Infatti migliaia sono stati, negli ultimi anni, i bambini ed i giovani studenti abruzzesi e molisani coinvolti dai percorsi didattici ispirati al patrimonio archeologico ed artistico ospitato dalle sale del Palazzo marchesale. Visite guidate e laboratori di scavo, lavorazione dell’argilla, foggiatura della ceramica, realizzazione di mosaici, scoperta delle tradizioni degli antichi attraverso il canale ludico-espressivo hanno sempre riscosso apprezzamento da parte degli insegnanti, degli alunni e dei genitori.
La stampa specialistica ha spesso sottolineato la validità di tale offerta formativa, dedicandole spazio ed interesse crescenti (si pensi, in particolare, agli appuntamenti estivi e natalizi di “ArcheoMagia”, che hanno visto la partecipazione congiunta dei più giovani e delle loro famiglie). Tuttora, in questa delicata fase di passaggio, sono circa 250 gli allievi delle scuole locali che frequentano i laboratori artistici attivati nel corrente anno scolastico. Evidentemente, tutto ciò non è bastato a scongiurare il colpo di spugna che l’Amministrazione locale vorrebbe dare all’attento lavoro svolto dai suddetti soggetti. Un secondo punto importante riguarda il fatto che chi ha operato presso Palazzo d’Avalos, soprattutto negli ultimi tempi, lo ha fatto in una situazione di totale incertezza, sulla base di incarichi in scadenza prorogati solo in extremis e per pochi mesi, trovandosi così nell’impossibilità di approntare una serena progettualità ed un efficace piano di coinvolgimento degli utenti.
Probabilmente, come già è stato detto in passato da taluni rappresentanti del Comune, gli eventi che si basano su una mirata conoscenza del territorio attraverso un’azione umile e capillare fanno meno notizia di quelli eclatanti, che talvolta si rivelano effimeri e scarsamente rilevanti in termini di crescita della civica consapevolezza. Gli operatori culturali attivi in città auspicano per il futuro condotte ispirate a maggiori equità e trasparenza, che siano d’esempio alle nuove generazioni e lascino almeno a loro la speranza di poter agire nella terra in cui si sono formate, senza dover rinunciare ai propri progetti o essere costrette a realizzarli in altri lidi.
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