sabato 28 agosto 2010

Mi "candido" per ... suonargliele.


Ieri sera ho ricevuto una telefonata da un mio giovane amico Dj che, allarmato, mi chiedeva se fosse vero che non si potrà più suonare nei locali. Gli ho risposto di no, perchè ritenevo che nessuno fosse così "......" da emettere una simile ordinanza. Visto il successo della "notte bianca" quale esempio migliore. Lui insisteva, "mi saltano le serate, è l'unico modo per guadagnare qualche soldo". Io dicevo "stai tranquillo non può essere, tant'è che in piazza stanno reclamizzando una importante serata proprio per domenica" ... invece.

Da Semidiceviprima


Nella città senza stazione, uffici che contano, università, casello autostradale, senza una marineria d’avanguardia e da quasi un mese senza calcio, ora è arrivato il momento di abolire anche la musica. Nella città turistica di Luca Dirisio, La Differenza, Nicola Oliva ed un fiume di gruppi e solisti di ottimo livello come da tradizione, ci hanno staccato la corrente. Alt: non si suona, non si canta. A seguito di un esposto o denuncia preventiva, qualcosa del genere, un anonimo preavviso come la statua che troneggia in piazza Rossetti è stato disposto di rispettare la legge che non c’è. Nel senso che la cosa non è molto chiara. Sembra che in effetti non ci sarebbe una normativa comunale disciplinante il settore. Come è possibile e perché? Ma se non c’è una normativa allora perché bisogna pagare la Siae? Confesso, ci sto a capire ben poco…Mi risulta che Lapenna abbia personalmente offerto all’ufficiale Marcello Del Monaco il ruolo di comandante dei vigili urbani con posizione organizzativa ed egli abbia cortesemente declinato. Mi risulta che a seguito della risposta negativa il sindaco abbia detto agli uomini del corpo con maggiore esperienza di scegliere un nome e segnalarlo, nell’intento di “bypassare” l’inestricabile matassa dell’eccessivo numero di sigle sindacali. Oggi su Il Centro ho letto, sbadatamente, che qualcuno dell’opposizione abbia accusato Lapenna di aver ridotto il comando dei vigili urbani ad una succursale di Pescara, dal momento che il maggior candidato alla sostituzione del comandante Grippo sarebbe il suo pari grado Petrongolo proveniente anch’egli dalla città del delfino. Intanto una premessa. Vasto è una succursale! Di chiunque abbia offerto ed offra di più. A livello politico e territoriale di San Salvo, a livello portuale di Ortona, a livello di Asl di Lanciano (ora anche di Chieti), a livello di uffici e della Diocesi di Chieti, a livello di trasporti da San Salvo e Casalbordino. Tutto questo da chi è dipeso se non da chi ha maggiormente governato negli ultimi cinquantanni? Se nel corso degli anni novanta ed inizio secolo non avessero elevato a rango di “Accademia degli ufficiali” il Comando dei vigil urbani, oggi e già da tanti anni avremmo le stesse problematiche note, trite e ritrite sui compiti e sulle competenze degli stessi a scapito della comunità? Preso atto della situazione, verso la quale si è provveduto con il raddoppio dell’organico, ma senza migliorare i rapporti tra politica e dipendenti, dobbiamo eleggere uno sceriffo che spari sul pianista?

Tornando a Bomba. Se una normativa effettivamente non c’è il sindaco ha il dovere di provvedere immediatamente, tutelando innanzitutto la vocazione turistica della città che quest’anno ha vissuto fremiti di risveglio sui quali fondare il definitivo rilancio. Nel contempo cercando di garantire, nei limiti del possibile, la serenità dei cittadini residenti in prossimità dei locali che privilegiano il servizio musicale.

A margine, una significativa nota…musicale. Stasera ho visto un solo locale in pieno centro eludere il “preavviso”. Era anche l’unico con tutti i tavoli pieni…

Nessun commento: