Che si riferisse ai "suoi" bei tempi era chiarissimo; non c'era bisogno di precisarlo. Ho molte corrispondenze con gente di Vasto; dico gente comune, persone qualunque che ci vivono, ci lavorano e ci trascorrono le vacanze. Non ho invece corrispondenze con pseudo intellettuali impancati; ma non mi mancano. Ebbene queste persone comuni mi hanno parlato bene di questa estate 2010. Certo, ci sono state sbavature, ma ci sono anche nelle serate degli Oscar. Tra l'altro ho letto un commento di persona che apprezzo perchè dice pane al pane e vino al vino; senza girarci attorno. Le riporto un suo passaggio pescato da un blog vastese che non farà fatica a trovare se volesse leggere il resto: "Qualcosa è cambiato e non so se ha ragione Berlusconi quando dice che è iniziata la ripresa o altro. Di certo, possiamo parlare di un calendario delle manifestazioni arricchito del 40%. Di uno straordinario esordio della Notte Bianca, curata da Amerigo Ricciardi. Di serate trascorse con il “martello” di Travaglio e l’ugola della Ricciarelli. Le aggressive note della Ferreri, il “finalmente” a casa de La Differenza. La coinvolgente 5 giorni con Radio 101 on the beach, la rievocazione del Toson d’Oro magnificata dalla performance di Piero Mazzocchetti, la grande risposta di pubblico nella festa della partita del cuore a sostegno della vita carceraria di contrada Salotto. Stasera comincia la XV edizione del Vasto film festival, che divide me e compare Giovanni, ma sono convinto unirà nei risultati non tanto e non solo di questo passaggio, quanto nell’iniezione di fiducia sulla prospettiva di una manifestazione finalmente in volo nei prossimi anni. La stagione si chiuderà con la cinque giorni (27-31 agosto) sulla spiaggia a ritmo di sport e musica. Divertimento ed intrattenimento organizzato dalla Masa promoter nonostante i dinieghi della primavera scora che hanno rallentato e snaturato la movida on the beach. E’ questa la nota dolente, il cancro da estirpare in città.". Può darsi che lei abbia giudizio diverso, e non mi sorprende.
Il "riporto" comincio a farlo con i capelli. Non dico che sia stata una brutta stagione, soprattutto per rispetto di chi si è impegnato e ha lavorato ma visto che conosco il fine che questa amministrazione comunale persegue ... allora devo dire che quanto realizzato non ha prodotto i frutti che si volevano. Non voglio entrare nel merito delle spese sostenute ma lascio a Ciccosan il compito di indagare oltre ...
e chi ha parlato di profitto! io parlo di esiti di iniziative culturali misutati col parametro della divulgazione non del numero delle presenze. La notte bianca, riuscitissima nel numero di presenze, cosa ha lasciato? .... (continua)
Madonna ma starai sempre a rosicare per il resto della vita? Alla Gente è piaciuta questa estate vastese piu' di quelle passate, pare che dove ti giri ti giri sono contenti. Ma cosa deve lasciare una notte bianca se non la soddisfazione dell'esserci? E' meglio un evento pretenziosamente culturale che cade nel disinteresse piu' totale, eccetto che da parte di chi lo organizza e che poi.... tenta di divulgarlo? Ma andiamo... E' bello cio' che piace? Culturale spesso è solo cio' che ci appartiene.
Io non rosico proprio o almeno non rosico per queste cose. Io stesso ho detto che l'edizione 2010 del Vff è stata: ordinata, pulita e gradevole. Io stesso ho gradito la notte bianca. Ma se qualcuno vuole "Sfruculiare" allora devo metter i puntini sulle "i".
... caro geek69 vatti a rivedere o, se sei stato presente nelle precedenti estati "vastarole", ripensa un pochino al passato. Pensi che la gente non si sia divertita in precedenza? pensi che non sia rimasta soddisfatta? L'effimero passa, la "sostanza" resta. La promozione turistica .....
Certe volte penso che lei faccia finta di non capire. Proprio lei che accusa gli altri di non capire le sue "sottigliezze", col piglio del professore che deve ripetere la spiegazione per gli alunni tardivi. Mi invita ad indagare nel merito delle spese sostenute alludendo, con puntini di sospensione, a chissà quali scoperte avrei potuto fare. Che significa? Una sola cosa, per chi volesse farsi capire: hanno speso un sacco di soldi per ricavare poco. Questo ragionamento di costi ricavi conduce ad un oggettivo indicatore che è il profitto; così le rispondo di conseguenza. Se voleva dire altro, si sforzi di farsi capire. Ora invece ci spieghi come si misura il successo di una iniziativa culturale, se si esclude la partecipazione di pubblico e la positività dei giudizi. Su un blog, non ricordo quale, lei ha riportato una foto della scalinata del D'Avalos piena di gente che saliva verso una mostra; il suo commento, più o meno del tipo "...e dicevano che non c'era nessuno", faceva chiaramente intendere che quel flusso nutrito di persone rappresentava la migliore smentita dei denigratori. Il successo di un libro, visibilmente ed orgogliosamente mostrato sulla fascetta dal libraio, riporta il numero di copie vendute e le ristampe. Un suo collega, come assessore e architetto, Nicolini, negli anni '70 si inventò per Roma le notti romane, poi diventate le "notti bianche" in altre città, e che ebbero un indiscusso successo di pubblico, a Roma prima e altrove poi. Per questo se ne fanno ancora. Sentivo alla radio Philippe Daverio che sosteneva che le centinaia di migliaia di biglietti staccati al Louvre non significano altrettanti nuovi appassionati d'arte, ma indubbiamente rappresentano un'operazione commerciale di successo che è quello che vuole l'amministrazione del museo più famoso al mondo. E io credo che l'amministrazione vastese abbia voluto fare qualcosa del genere. Non per battere sullo stesso tasto, ma mi piacerebbe sapere quanta cultura si è seminato in 23 anni di sfilate del Toson d'Oro, e come l'ha misurata se escludiamo la folla festante. Numero di turisti che tornano l'anno dopo, con amici al seguito? E ci vuole la cultura? Faccia un Vasto-Sex, come il famoso Mi-Sex a Milano; oppure un simil Oktoberfest; oppure un bel Casinò. La Puglia ha fatto strike col turismo quest'anno e chi sta valutando dice tre parole: servizi, prezzi e cibo. A Parigi vanno al Louvre, ma passano per Pigalle e dopo a mangiare ostriche.
Caro Ciccosan, penso di essere affetto dalla sindrome di Adhd. Non riseco a seguire un discorso lungo ne concentrarmi su un lungo elaborato scritto. Per spigarti il mio pensiero forse dovremmo parlarne a voce, poichè come in una specie di ping pong, rischiamo di dire sempre le stesse cose e non giungere ad una conclusione. La divulgazione è diversa dalla chiacchiera, così come la sostanza è diversa dall'apparenza o la qualità è diversa dalla quantità. Ora spiegami 24 anni orsono, escluso qualche personalità locale, chi parlava di storie patrie? Penso che "anche" grazie al Toson d'Oro ora se ne parla anche in "certe scuole". Per il resto non "riesco" a dilungarmi.
Lo sanno chi è Cordella, lo sanno! Vuole vincere per sfinimento? (diamoci del lei, anzi del "coloro") Organizzi una rievocazione storica su questo personaggio, deponga una corona d'alloro sulla facciata della casa (che cade a pezzi) di questo grande "vastarolo". Vedrà che chi non lo conosce lo conoscerà e magari aggiungerà questo nome all'elenco degli uomini illustri riportati sull'ultimo libro inerente la storia patria (quello di Vittorio d'Anelli).
Difficile capire il senso delle tue risposte, pur essendo ridotte rispetto agli interventi di ciccosan sono molto meno chiare. Quando parli di cosa ha lasciato la notte bianca che intendi? Ma che deve lasciare una notte bianca? NOn basta che svariate migliaia di persone siano soddisfatte? Per me il toson d'oro che vedo da svariate decine di anni a vasto non lascia granchè se non il vanto di chi partecipa alle sfilate.
Infatti io non ho partecipato quest'anno perchè non è il Toson d'Oro che ho in mente io.
Riguardo al resto provo a spiegarmi:
Offrire il mare, il centro storico, la notte bianca, "movimenta" ma non "richiama". Se dunque vogliamo "solo" movimentare, tutto bene (quasi). Se invece vogliamo "richiamare" allora dobbiamo sforzarci di offrire "altro" che non si trova e non si offre altrove.
Si ora è piu' chiaro il tuo concetto, grazie. Quanto a fare richiamo sono d'accordo, ma secondo me anche per offrire il mare ed il centro storico occorre prima di tutto investire per sistemare, pulire e rendere apprezzabile quello che abbiamo. Poi c'e' la cultura... la cultura... certo, anche quella che manca a certe persone del luogo che pretendono la morte del centro storico per avere i loro beato sonno dalle 10 di sera, li' in pieno centro. Potrebbero occupare uno delle migliaia di appartamenti sfitti che ci sono a Vasto e che sono accessibili a tutti oppure trasferirsi in campagna come accade nel resto del mondo.
16 commenti:
Film Festival 2006. Proiezione di quel film indimenticabile che è 'I Basilischi'. Io c'ero.
A giudicare dal successo di questa edizione 2010, come delle altre iniziative della stagione, mi pare siano bei tempi anche questi.
Quale successo o quale tipo di successo e quali iniziative e quale tipo di successo per queste iniziative.
In ogni caso io mi riferivo ai miei "bei tempi".
Che si riferisse ai "suoi" bei tempi era chiarissimo; non c'era bisogno di precisarlo.
Ho molte corrispondenze con gente di Vasto; dico gente comune, persone qualunque che ci vivono, ci lavorano e ci trascorrono le vacanze. Non ho invece corrispondenze con pseudo intellettuali impancati; ma non mi mancano.
Ebbene queste persone comuni mi hanno parlato bene di questa estate 2010. Certo, ci sono state sbavature, ma ci sono anche nelle serate degli Oscar.
Tra l'altro ho letto un commento di persona che apprezzo perchè dice pane al pane e vino al vino; senza girarci attorno.
Le riporto un suo passaggio pescato da un blog vastese che non farà fatica a trovare se volesse leggere il resto: "Qualcosa è cambiato e non so se ha ragione Berlusconi quando dice che è iniziata la ripresa o altro. Di certo, possiamo parlare di un calendario delle manifestazioni arricchito del 40%. Di uno straordinario esordio della Notte Bianca, curata da Amerigo Ricciardi. Di serate trascorse con il “martello” di Travaglio e l’ugola della Ricciarelli. Le aggressive note della Ferreri, il “finalmente” a casa de La Differenza. La coinvolgente 5 giorni con Radio 101 on the beach, la rievocazione del Toson d’Oro magnificata dalla performance di Piero Mazzocchetti, la grande risposta di pubblico nella festa della partita del cuore a sostegno della vita carceraria di contrada Salotto. Stasera comincia la XV edizione del Vasto film festival, che divide me e compare Giovanni, ma sono convinto unirà nei risultati non tanto e non solo di questo passaggio, quanto nell’iniezione di fiducia sulla prospettiva di una manifestazione finalmente in volo nei prossimi anni.
La stagione si chiuderà con la cinque giorni (27-31 agosto) sulla spiaggia a ritmo di sport e musica. Divertimento ed intrattenimento organizzato dalla Masa promoter nonostante i dinieghi della primavera scora che hanno rallentato e snaturato la movida on the beach. E’ questa la nota dolente, il cancro da estirpare in città.".
Può darsi che lei abbia giudizio diverso, e non mi sorprende.
Il "riporto" comincio a farlo con i capelli.
Non dico che sia stata una brutta stagione, soprattutto per rispetto di chi si è impegnato e ha lavorato ma visto che conosco il fine che questa amministrazione comunale persegue ... allora devo dire che quanto realizzato non ha prodotto i frutti che si volevano. Non voglio entrare nel merito delle spese sostenute ma lascio a Ciccosan il compito di indagare oltre ...
Ma lei non era tra quelli che sostengono che gli esiti di iniziative culturali non si misurano col parametro del profitto?
e chi ha parlato di profitto! io parlo di esiti di iniziative culturali misutati col parametro della divulgazione non del numero delle presenze. La notte bianca, riuscitissima nel numero di presenze, cosa ha lasciato? .... (continua)
Madonna ma starai sempre a rosicare per il resto della vita? Alla Gente è piaciuta questa estate vastese piu' di quelle passate, pare che dove ti giri ti giri sono contenti.
Ma cosa deve lasciare una notte bianca se non la soddisfazione dell'esserci? E' meglio un evento pretenziosamente culturale che cade nel disinteresse piu' totale, eccetto che da parte di chi lo organizza e che poi.... tenta di divulgarlo? Ma andiamo...
E' bello cio' che piace? Culturale spesso è solo cio' che ci appartiene.
Io non rosico proprio o almeno non rosico per queste cose. Io stesso ho detto che l'edizione 2010 del Vff è stata: ordinata, pulita e gradevole. Io stesso ho gradito la notte bianca. Ma se qualcuno vuole "Sfruculiare" allora devo metter i puntini sulle "i".
... caro geek69 vatti a rivedere o, se sei stato presente nelle precedenti estati "vastarole", ripensa un pochino al passato. Pensi che la gente non si sia divertita in precedenza? pensi che non sia rimasta soddisfatta? L'effimero passa, la "sostanza" resta. La promozione turistica .....
Certe volte penso che lei faccia finta di non capire. Proprio lei che accusa gli altri di non capire le sue "sottigliezze", col piglio del professore che deve ripetere la spiegazione per gli alunni tardivi.
Mi invita ad indagare nel merito delle spese sostenute alludendo, con puntini di sospensione, a chissà quali scoperte avrei potuto fare.
Che significa? Una sola cosa, per chi volesse farsi capire: hanno speso un sacco di soldi per ricavare poco.
Questo ragionamento di costi ricavi conduce ad un oggettivo indicatore che è il profitto; così le rispondo di conseguenza.
Se voleva dire altro, si sforzi di farsi capire.
Ora invece ci spieghi come si misura il successo di una iniziativa culturale, se si esclude la partecipazione di pubblico e la positività dei giudizi.
Su un blog, non ricordo quale, lei ha riportato una foto della scalinata del D'Avalos piena di gente che saliva verso una mostra; il suo commento, più o meno del tipo "...e dicevano che non c'era nessuno", faceva chiaramente intendere che quel flusso nutrito di persone rappresentava la migliore smentita dei denigratori.
Il successo di un libro, visibilmente ed orgogliosamente mostrato sulla fascetta dal libraio, riporta il numero di copie vendute e le ristampe.
Un suo collega, come assessore e architetto, Nicolini, negli anni '70 si inventò per Roma le notti romane, poi diventate le "notti bianche" in altre città, e che ebbero un indiscusso successo di pubblico, a Roma prima e altrove poi. Per questo se ne fanno ancora.
Sentivo alla radio Philippe Daverio che sosteneva che le centinaia di migliaia di biglietti staccati al Louvre non significano altrettanti nuovi appassionati d'arte, ma indubbiamente rappresentano un'operazione commerciale di successo che è quello che vuole l'amministrazione del museo più famoso al mondo.
E io credo che l'amministrazione vastese abbia voluto fare qualcosa del genere.
Non per battere sullo stesso tasto, ma mi piacerebbe sapere quanta cultura si è seminato in 23 anni di sfilate del Toson d'Oro, e come l'ha misurata se escludiamo la folla festante.
Numero di turisti che tornano l'anno dopo, con amici al seguito? E ci vuole la cultura?
Faccia un Vasto-Sex, come il famoso Mi-Sex a Milano; oppure un simil Oktoberfest; oppure un bel Casinò.
La Puglia ha fatto strike col turismo quest'anno e chi sta valutando dice tre parole: servizi, prezzi e cibo.
A Parigi vanno al Louvre, ma passano per Pigalle e dopo a mangiare ostriche.
Caro Ciccosan, penso di essere affetto dalla sindrome di Adhd. Non riseco a seguire un discorso lungo ne concentrarmi su un lungo elaborato scritto. Per spigarti il mio pensiero forse dovremmo parlarne a voce, poichè come in una specie di ping pong, rischiamo di dire sempre le stesse cose e non giungere ad una conclusione.
La divulgazione è diversa dalla chiacchiera, così come la sostanza è diversa dall'apparenza o la qualità è diversa dalla quantità. Ora spiegami 24 anni orsono, escluso qualche personalità locale, chi parlava di storie patrie? Penso che "anche" grazie al Toson d'Oro ora se ne parla anche in "certe scuole". Per il resto non "riesco" a dilungarmi.
Ma di quale storia parla? Non sanno nemmeno chi è Cordella. Ha ragione, non ci dilunghiamo, anzi si riguardi. Non vorrei peggiorare il suo deficit.
Lo sanno chi è Cordella, lo sanno!
Vuole vincere per sfinimento? (diamoci del lei, anzi del "coloro") Organizzi una rievocazione storica su questo personaggio, deponga una corona d'alloro sulla facciata della casa (che cade a pezzi) di questo grande "vastarolo". Vedrà che chi non lo conosce lo conoscerà e magari aggiungerà questo nome all'elenco degli uomini illustri riportati sull'ultimo libro inerente la storia patria (quello di Vittorio d'Anelli).
Difficile capire il senso delle tue risposte, pur essendo ridotte rispetto agli interventi di ciccosan sono molto meno chiare.
Quando parli di cosa ha lasciato la notte bianca che intendi? Ma che deve lasciare una notte bianca? NOn basta che svariate migliaia di persone siano soddisfatte? Per me il toson d'oro che vedo da svariate decine di anni a vasto non lascia granchè se non il vanto di chi partecipa alle sfilate.
Infatti io non ho partecipato quest'anno perchè non è il Toson d'Oro che ho in mente io.
Riguardo al resto provo a spiegarmi:
Offrire il mare, il centro storico, la notte bianca, "movimenta" ma non "richiama". Se dunque vogliamo "solo" movimentare, tutto bene (quasi). Se invece vogliamo "richiamare" allora dobbiamo sforzarci di offrire "altro" che non si trova e non si offre altrove.
Si ora è piu' chiaro il tuo concetto, grazie.
Quanto a fare richiamo sono d'accordo, ma secondo me anche per offrire il mare ed il centro storico occorre prima di tutto investire per sistemare, pulire e rendere apprezzabile quello che abbiamo. Poi c'e' la cultura... la cultura... certo, anche quella che manca a certe persone del luogo che pretendono la morte del centro storico per avere i loro beato sonno dalle 10 di sera, li' in pieno centro. Potrebbero occupare uno delle migliaia di appartamenti sfitti che ci sono a Vasto e che sono accessibili a tutti oppure trasferirsi in campagna come accade nel resto del mondo.
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