Oggi è il mio onomastico. Me ne ero completamente dimenticato. Poi sono arrivati questi auguri:
“Rispose il Piccolo Principe: - Non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose. -
- Non si conoscono che le cose che si addomesticano – disse la volpe. – Gli esseri umani non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli esseri umani non hanno più amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami! -
- Che bisogna fare? – domandò il Piccolo Principe.
- Bisogna essere molto pazienti – , rispose la volpe. – In principio, tu ti metterai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino. (...) Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti. -
- Che cos’è un rito? – disse il Piccolo Principe.
- Anche questa è una cosa da tempo dimenticata –, disse la volpe. – E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora diversa dalle altre ore.”
“Il Piccolo Principe” di Antoine De Saint-Exupéry
Mai come in questo periodo centrano l'obbiettivo. Ne sono felice. ... molto felice.
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