Il professor Ragni, colpito da lombo sciatalgia, non doveva venire ma (per fortuna) è venuto.
Allora tutto bene?
Io sono sempre critico con gli altri figuriamoci con me stesso. Quindi!
Abbiamo aspettato a montare il service fino all'avvenuta certezza che non sarebbe piovuto e per questo non abbiamo avuto il tempo di regolare i volumi, e livellare i microfoni, tuttavia siamo "partiti" in orario.
Qualora il professor (architetto) Ragni non fosse venuto, avevo pronta una scaletta di riserva, sulla quale avrei raccontato del Castello Caldoresco, dei Caldora e del Quattrocento a Vasto. Questo però non è stato necessario e, intervallando il tutto con vari generi musicali per snellire la serata, abbiamo proposto una sequenza di brani Progressive Rock. Quanta letteratura (quanta poesia) ha influenzato questo genere musicale? Da qui il legame con la "libreria".
Io che sono incontentabile, non giudico la terza edizione del Rock in libreria la migliore, tuttavia, a sentire i commenti dei presenti, soprattutto i giudizi non riferiti a noi direttamente ma quelli espressi ad altri, la serata è piaciuta molto.
Siparietto finale al bar dopo la serata. Il professore, inciampando nel gradino d'ingresso, ha dato una forte capocciata contro il vetro della porta. Noi abbiamo riso. Lui, nonostante il suo irresistibile humor inglese, un po' meno.
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