Lucio Battisti mi fece una strana impressione sul palco di Sanremo. Il giorno dopo un mio compagno di scuola - eravamo in terza media - disse: "se questi sono i giovani meglio Claudio Villa". Qualche tempo dopo, Gorni Kramer, un musicista che mi piaceva tanto, criticò Battisti ma non fui molto convinto delle sue motivazioni. Crescendo mi accorsi che le canzoni di "Lucio" mi piacevano molto ma ai tempi del liceo quasi mi dovevo vergognare di dirlo, anche se aspettando l'alba sul mare o alle feste cantavo "Supermarket" e "Dio mio no", oltre alla "Canzone del sole" con la quale tutti quelli della mia generazione hanno iniziato a "strimpellare" la chitarra.
Eppure senza Lucio Battisti che strada avrebbe preso la musica italiana?
Io pensavo e accomunavo le canzoni di Mogol-Battisti a qualcosa di intimo. Qualcosa da tenere per se. Solo dopo molti anni, ripensando agli ambienti che frequentavo ho capito che il problema era la "politica". Battisti piaceva a tutti ma evidenziare questa cosa non era politicamente corretto.Un po' come per David Bowie.
Adesso non mi "ficco" in questo argomento. Meglio sarebbe parlare dei tanti baci e delle pomiciate col sottofondo delle sue canzoni. Ma .....
Voglio però far presente che ho ritrovato una parte del materiale che conservo di Lucio Battisti e mi sono accorto che tante copertine di dischi sono vuote oppure il disco all'interno è stato sostituito da altro disco. Si vede che non li ho tenuti nella dovuta cura ma: "a chi sono serviti i dischi?"
RIDATEMELI !!!!!!
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