Si è perso il senso delle cose e la colpa non è degli altri.
La politica avrebbe un compito alto, nobile ed importante: tracciare linee guida, dare indirizzi da seguire. L'amministrazione avrebbe anch'essa compiti fondamentali: deve tradurre in azioni concrete gli indirizzi politici, realizzando "cose buone".
"Fare politica" come si dice volgarmente, dovrebbe essere questo. Invece stiamo attraversando tempi così bui che se voi provate a chiedere a chi si propone di "fare politica" perché lo fa, potreste rimanere esterrefatti.
Si creano comitati elettorali che hanno lo scopo di vincere (basta guardare cosa è successo con le primarie del PD) ma se provate a chiedere: "vincere per fare cosa?" vi guarderanno come si guarda un extraterrestre. "Ma ... ma ... abbiamo vinto!". "Si! ma adesso?" "Ma .. dobbiamo fare il nuovo ospedale. Però vogliamo anche la sala emodinamica in quello vecchio" Senza rendersi conto che stanno descrivendo 10 anni (anni non mesi) di incapacità. E siccome queste cose né le hanno fatte, né sono in grado di farle o di chiederle concretamente, vuol dire che la politica e l'amministrazione ... si risolvono nel mettere fiorellini nei vasi?
Il problema è che la gente ne è pure contenta. Dice: "almeno hanno rimesso i fiorellini, i vasi ..."
Se la gente è contenta per i fiorellini nei vasi, perché i politici e gli amministratori dovrebbero dare di più?
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