Ho più volte scritto che una persona sul palco va in ogni caso applaudita, perchè salire su un palco richiede sempre un grande impegno, anche quando il risultato di questo impegno non raggiunge le "aspettative" del pubblico.
Io, abituato a cercare "particolari", trovo sempre qualcosa di valido in cose che non mi piacciono oppure sbavature in altre che magari mi esaltano.
Ho notato molte differenze tra questa terza edizione del Siren Festival rispetto alle precedenti. Ho percepito una certa volontà a sganciarsi dal progetto originale (se qualcuno è interessato a capire sa già a cosa mi riferisco) ma può darsi che io, avendo "affinato l'orecchio", abbia percepito diversamente le sensazioni offerte.
Sarebbe troppo facile la battuta "un finale da Cani" ma a me anche i "Cani" nei primi brani e negli ultimi dieci minuti sono piaciuti. Qualcuno mi manderà a "Calcutta"? Nessun problema! Sto rileggendo i testi delle sue canzoni. Le tele della pinacoteca hanno perso pigmenti a causa delle vibrazioni sparate da "Powell" ...
Ci sentiremo il prossimo anno?
Spero di si.
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