mercoledì 15 febbraio 2012
Olimpidi "mancate": Un punto di vista.
Di Debora Billi
Monti ne fa una giusta: no alle Olimpiadi. Ma aspettiamo a festeggiare. I suoi motivi potrebbero non necessariamente coincidere con i nostri interessi.
Ma come: il premier sarebbe un emissario degli squali affamati che vogliono depredarci, e poi nega un'occasione di speculazione e "crescita" senza precedenti? Ma allora sta davvero pensando al bene del Paese!
Lungi da me affermare il contrario. Ma è vero anche che le Olimpiadi, pur evento di risonanza planetaria, rappresentano essenzialmente un'enorme erogazione di denaro pubblico ad imprenditori locali. I nostri soliti "prenditori", conosciamo i soggetti: quelli che ridono al pensiero dei terremoti, quelli che corrompono a suon di massaggiatrici e attici in centro, insomma quel sottobosco cafone che finora ha pasteggiato a soldi pubblici devastando in contemporanea questo disgraziato Paese.
I soldi pubblici, ora, hanno altri scopi. E Monti ne è garante:
non è quindi possibile consentire che i soldi faticosamente tolti ai cittadini finiscano in mani incerte. Hanno tutti già una destinazione, provalentemente bancaria o estera. Vogliamo darli invece agli Anemone? La padella mafioso-inciuciona-localistica dei furbetti del quartierino deve lasciar spazio a ben altra brace, e a ben altre tasche.
Amici NoTAV mi fanno notare che le Olimpiadi costerebbero appena un quarto del TAV (sulla carta, ovviamente). Ma come, i soldi per le Olimpiadi non ci sono, e per il TAV invece sì?
Trovo un paio di risposte a questa domanda. Il TAV è già un pezzo avanti, a differenza delle Olimpiadi che sono ancora nella fase "pio desiderio", e quindi è molto complicato fermarlo. Ma più di tutto, l'operazione TAV è garante dell'appoggio al governo, in quanto espressione di importanti interessi di una precisa parte politica che mantiene al potere Monti e i suoi tecnici. Insomma, dal loro punto di vista il TAV sono soldi pubblici ben spesi.
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1 commento:
In ogni caso non è mai per tutti...
ma forse il tav si?
Non saprei.
Ma spendere dei soldi per le olimpiadi in un paese dove se un ragazzo vuole fare sport deve accendere un cero se ha un insegnante già dalle elementari che lo porta in palestra od una scuola che organizza corsi in piscina (sempre con spesucce a carico e sempre se il nuoto gli piace) mentre per tutto il resto degli sport è un investimento a carico della famiglia... direi che sarebbe stata l'ennesima presa in giro agli italiani.
Se chi vuole che i fondi per le olimpiadi vengano spesi così, preferirei che ci si impuntasse affinchè comincino politiche sportive, vere e palpabili, per i giovani almeno... magari, da questo, potremmo imparare dal fascismo... tanto per dire; anche se poi, magari, si potrebbe pensare che uno stato voglia far fare sport ai giovani per tenerli lontani dalla politica... ma almeno, ci guadagna il fisico!
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