Gli alberi però non crescono in
mare e difficilmente, anche qualora fossero “alberi” di velieri, li gettano in
questo dalle imbarcazioni di passaggio. Pare che questi vengano sradicati dai
marosi se si trovano sulla costa oppure arrivino trasportati dai corsi d’acqua.
Nel caso del mostro tratto di
costa, dubito che i marosi possano operare tale catastrofico evento poiché mi
sembra – ma potrei sbagliarmi – che l’ex tracciato ferroviario, la scogliera,
il porto e le ampie spiagge tengano distanti dal mare piante più alte di un
metro. Più plausibile che questi tronchi arrivino “grazie” ai corsi d’acqua.
Corsi d’acqua importanti come
Sinello, Trigno, Lebba, Fosso Marino, Vallone Bonanotte eccetera, scaricano le
loro “acque” nello specchio di mare che interessa Vasto e magari da questi
arriveranno anche i tronchi.
Vedo già la faccia e sento già i
sogghigni di chi sta pensando: “ma come fa Fosso Marino oppure il vallone
Bonanotte a trasportare un tronco?”
E io qui vi volevo!
Se i corsi d’acqua trasportano i
tronchi, trasportano anche altro … ben altro.
Dove voglio arrivare?
Voglio arrivare a dire che se la
qualità delle acque di balneazione del mare dinanzi a Vasto non è, come dicono,
delle migliori, non è solo colpa di Vasto e dei suoi abitanti, ma anche dei
paesi che si “affacciano”, scaricano, oppure “semplicemente” non accudiscono
gli argini di questi corsi d’acqua nei territori di competenza.
Troppo bello poi, da parte dei
tanti abitanti di questi centri quando vengono al mare, sentirsi dire “il mare
di Vasto fa schifo”, “la spiaggia è sporca”, “vado in altri luoghi” eccetera.
Ma perché non si analizza “tutto”
il territorio per capire e valutare come risolvere il problema? Perché non si rendono partecipi anche
altre comunità, oltre quella vastese, di certe situazioni?
Ve lo spiego: La “mollezza” della
classe politica locale, incapace di alzare la voce, incapace di farsi valere.
Incapace di dimostrare quello che è evidente, semplicemente perché non arriva a
“vedere” quello che è evidente. (Vuoi vedere che qualcuno mi dirà che c'è l'ARTA?)
Leggo da varie parti notizie
sulle Bandiere Blu. Uso il plurale perché, pare che “addirittura” Vasto ne
abbia ricevute due. Pare anche che alla Marina l’abbiano revocata ed è questo
che voglio evidenziare.
Il “baffetto gissano” ed i suoi scagnozzi dovrebbero
agire nell’interesse di Vasto coinvolgendo “tutti i colpevoli” e non, per
beceri giochetti di partito, continuare con li melenso “tiki-taka”, che ogni
anno si ripete.
Possibile che sia solo Vasto (non
oso più chiamarla città, pur avendone questa il titolo) a dover pagare?
Possibile che siano solo i suoi abitanti a doversi sentire trattati come
sporcaccioni, sozzi e sconci?
E quello che mi fa ulteriormente indignare è la
“rassegnazione”. Subiamo tutto, ci assuefacciamo a tutto, tolleriamo tutto. E
poi le lagne, le lagne, le lagne.
Un minimo di orgoglio porca ….
“miseria”!
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