Ophelia, Ophelia,
apri quella porta
A Genova piove forte
ma qui ancora no.
Ophelia, Ophelia, per
favore fammi entrare
Mi annoio da morire
e son stanco anche
del mare
Ophelia, Ophelia, per
favore fammi entrare
Il Rock&Roll mi
stanca
ma non so star seduto
su una panca
Ophelia, Ophelia,
apri quella porta
L’Italia cade a pezzi
Ma tanto io non me ne
andrò
Ophelia, Ophelia, ti
prego fammi entrare
Prometto:
Non mi metterò a
criticare
Né le tue mutande e
nemmeno il tuo odore
Ophelia, Ophelia,
vedi come son ridotto
A scrivere dei versi
in pieno pomeriggio
A te che non mi pensi
A te che non esisti
A te che sto
inventando
E che mai incontrerò
Ophelia, Ophelia,
apri le tue gambe
E fammi immaginare
Riserve naturali
Spiagge dorate
Tramonti colorati
Trabocchi diroccati
……..
Ophelia, Ophelia,
pensa ai capodogli
Ma non pensare a me
E se mi spiaggerò
dovrà esserci un perché
Ophelia, Ophelia,
cosa mi fai dire
Adesso i benpensanti
che cosa penseranno
Tra espliciti
pensieri e chiari doppi sensi
Ho fatto risalire la
“puntina” del mio cuore
Ophelia, Ophelia,
adesso posso uscire
Me ne vado in piazza
e non penserò più a te
Amica cara di questo
noioso pomeriggio
Durata dieci minuti
della mia fantasia
Che non sei mai
esistita e
che mai incontrerò
se non nel breve
spazio di questo post su Internet.
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