Poi dicono che io sono polemico.
Ieri l'amico Nicola D'Adamo, ha pubblicato sul suo blog "Noi Vastesi", un post nel quale si chiedeva: "che fine ha fatto la parte metallica del pozzo del cortile d'Avalos?". Una domanda che periodicamente si ripropone.
Casualmente il mio amico Ben mi ha inviato la scansione di un articolo del 1935 dove si parla del ritrovamento di resti fossili a Vasto.
Questo bisognerebbe chiedersi. "Che fine hanno fatto?"
Io lo so. Sono in una teca in ferro e vetro (rotto) "buttati" in una cantina umida e sporca del Palazzo. Chi ha realizzato l'allestimento del museo, così come lo vediamo ora, ha sicuramente ritenuto "di scarsa importanza" il contenuto di questa teca, lasciando così marcire questi oggetti (assieme a tanti altri) in un tugurio.
Ora non voglio mettermi a fare polemiche con la Soprintendenza, so che vincerei facile, tuttavia vorrei risvegliare l'interesse dei vastesi su quanto materiale storico-culturale è nascosto (meglio sarebbe dire buttato) nei magazzini e sulla fine di questo materiale.
Per ora mi fermo qui.
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