Una giornata passata a Bologna tra il SAIE, la mostra su David Bowie e la pioggia ha aggiunto nuova linfa alla "mia" monotona vita vastarola.
Scoprire che l'attenzione viene colta da una ditta di mattoni di Petacciato, incuriosirsi delle strutture che rappresentano il futuro, avere la conferma che una mostra non deve essere fine a se stessa ma deve generare "nuove espressioni" quindi "nuove esperienze" è stato molto molto "rigenerante".
Oltre a questo però c'è stato un episodio particolare che ha colpito il mio animo per la "riscoperta" di un comportamento che da tempo non avvertivo.
Mentre parlavamo su un marciapiede, una signora, con quello stupendo accento bolognese e quella voce dolce alla Orietta Berti, passando vicino a noi ha esclamato: "Scusate!". Come se non fossimo noi a ostacolarla ma fosse lei a disturbarci.
Erano secoli che non mi capitava di "assaporare" una sensazione tale. Ecco la gentilezza, l'educazione, che pensavo perduta.
Il viaggio di ritorno l'abbiamo passato a "sparlare" di politica ma questa è un'altra storia .... io l'ho fatto solo per tenere sveglio l'autista.
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