Dimostrando di conoscere le premonizioni che vogliono l’apparizione di UFO sulla terra entro il 2012, almeno quelli di Qui quotidiano hanno capito e, probabilmente non volendo, sottolineato la possibilità di mantenere l’ospedale “civile”, nel luogo dove si trova ora.
Già il piano regolatore del 1971, prevedeva la realizzazione di infrastrutture necessarie al funzionamento del nosocomio, previo l’abbattimento di un intero quartiere ma, per fortuna, nessuno se ne era accorto. Ora, forse consigliati da qualche studioso di storia dell’urbanistica, su Qui, si dice tra le righe che “una soluzione ci sarebbe ma dovrebbe prevedere l’abbattimento del tessuto urbano, per un raggio di cento metri tutt’intorno all’ospedale esistente ed una strada a quattro corsie che si sviluppi lungo l’Anghella (Angrella) e Santa Lucia”. Non è il caso di scomodare Haussmann o Cerdà, e nemmeno evocare gli sventramenti operati durante il regime tanto caro agli amici di Qui quotidiano, per capire che con l’abbattimento della “Garbatella di Vasto” ovvero le obsolete case popolari intorno all’ospedale, e l’utilizzo delle aree “verdi” dell’Angrella, si potrebbe dotare l’area di quelle infrastrutture che mancano, effettuando una operazione urbanistica degna di questa parola. (Perché a Vasto, "Urbanistica", è solo una parola della quale molti confondono il significato) Per quanto riguarda la ristrutturazione dell’edificio, rimando a successive critiche.
E Pozzitello? Li vedo una zona di impianti sportivi e ricreativi. Non so perché, forse credo agli UFO.
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