Non è raro imbattersi, durante le passeggiate nel centro storico della citta’, in edifici abbandonati da molti anni e il cui degrado visibile attragga la nostra attenzione. Moltissimi sono appunto gli edifici, una volta riempiti da funzioni pubbliche che piangono il loro abbandono e tra questi l’edificio costruito credo negli anni 50 – 60 delle Poste e Telecomunicazioni. Una palazzina al servizio delle Poste e che fino ad un decennio fa e’ stata sede del Consultorio ASL per diversi anni e lo ricordiamo molto bene, anche sede degli uffici comunali del Commercio e Turismo. Una proprieta’ immaginiamo, appartenente alle Poste ma che malinconicamente è stato abbandonato e lasciato degradato e senza alcuna manutenzione e funzione alcuna. Parlo della Palazzina di Via XXIV maggio al civico 2. L’abbandono colpisce per due motivi:
a) il degrado e la precarieta’ degli infissi in legno ci avvertono di un pericolo che potrebbe arrecare danni ai malcapitati che potrebbero essere colpiti considerato che nei giorni di maltempo gli infissi di legno sono sottoposti a scuotimento talmente violento che potrebbero dare luogo alla loro caduta;
b) nella palazzina sono ancora presenti diverse ciminiere in amianto cemento espressamente vietati dalla legge 257/92 (che impone lo smantellamento e la rimozione) e che ancora non è stata osservata da chi ne possiede la proprieta’. Una violazione anche della legge regionale n. 11 del 4 agosto 2009 che purtroppo viene ignorata anche dai tanti comuni che potrebbero beneficiarne ma che a tutt’oggi dimenticano di pubblicare il bando regionale.
Io ritengo che queste situazioni vadano rimosse immediatamente e quindi esorto l’amministrazione comunale a farsi parte attiva di iniziative affinche’ la proprieta’ decida la bonifica e il risanamento dell’edificio e la futura destinazione d’uso di un immobile del centro storico.
O Addirittura il Comune potrebbe avviare trattative per acquisirne la proprieta’ e renderla fruibile per usi pubblici.
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