Sul web e specialmente su
Facebook pare che ognuno possa dire la sua su altre persone anche se di
quest’ultime non ne sa assolutamente niente o immagina quello che “non è”.
Io sono uno di quelle persone,
spesso prese di mira da costoro.
Penso che se si vuole palare male
di altre persone bisognerebbe a vere motivazioni oggettive o anche soggettive
se queste ultime sono motivate.
Provo a fare un esempio: se io
parlo male del sindaco posso avere motivazioni oggettive, legate alla
amministrazione cittadina. La stagione turistica è alle porte e Vasto si
presenta poco accogliente. Il calendario estivo non è pronto e gli “operatori”
non possono ancora organizzare la loro stagione eccetera. Posso avere motivazioni
soggettive: mi ha cacciato dalla giunta municipale senza fornirmi spiegazioni,
continua a nascondere quello che ho fatto quando ero assessore eccetera …
eccetera.
Certo non posso parlar male del
sindaco se, per sentito dire, mi sembra che sia incapace. Come lo provo?
Nel mio caso ma anche nel caso di
tanti altri si parla senza conoscere alcunché del sottoscritto. Addirittura mi
si attribuiscono atti e gesti solo per omonimia, come il fatto che io sia uno
che salta da un partito all’altro, senza sapere che io ho avuto solo la tessera
dell’IdV (quando pensavo fosse un partito diverso) e mi sono candidato (senza
fare campagna elettorale) con una lista civica alle scorse amministrative
cittadine.
Da qualche giorno mi continuano a
dire che “non sopporto le critiche” perché rispondo polemicamente a chi non la
pensa come me. Embèh! Dovrei forse pensare che le mie idee sono sbagliate e che
abbia sempre ragione chi mi critica? Datemi spiegazioni oggettive o
soggettivamente motivate sui miei “errori” e sicuramente potremmo “dialogare”.
Altrimenti …. “Sparatevi con una gazzosa. Farete una morte frizzante!”
…. A proposito! Vi piace la mia
collezione?
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