martedì 10 giugno 2014

Per una morte frizzante, sparatevi con una gazzosa.

 
Sul web e specialmente su Facebook pare che ognuno possa dire la sua su altre persone anche se di quest’ultime non ne sa assolutamente niente o immagina quello che “non è”.
Io sono uno di quelle persone, spesso prese di mira da costoro.
Penso che se si vuole palare male di altre persone bisognerebbe a vere motivazioni oggettive o anche soggettive se queste ultime sono motivate.
Provo a fare un esempio: se io parlo male del sindaco posso avere motivazioni oggettive, legate alla amministrazione cittadina. La stagione turistica è alle porte e Vasto si presenta poco accogliente. Il calendario estivo non è pronto e gli “operatori” non possono ancora organizzare la loro stagione eccetera. Posso avere motivazioni soggettive: mi ha cacciato dalla giunta municipale senza fornirmi spiegazioni, continua a nascondere quello che ho fatto quando ero assessore eccetera … eccetera.
Certo non posso parlar male del sindaco se, per sentito dire, mi sembra che sia incapace. Come lo provo?
Nel mio caso ma anche nel caso di tanti altri si parla senza conoscere alcunché del sottoscritto. Addirittura mi si attribuiscono atti e gesti solo per omonimia, come il fatto che io sia uno che salta da un partito all’altro, senza sapere che io ho avuto solo la tessera dell’IdV (quando pensavo fosse un partito diverso) e mi sono candidato (senza fare campagna elettorale) con una lista civica alle scorse amministrative cittadine.
Da qualche giorno mi continuano a dire che “non sopporto le critiche” perché rispondo polemicamente a chi non la pensa come me. Embèh! Dovrei forse pensare che le mie idee sono sbagliate e che abbia sempre ragione chi mi critica? Datemi spiegazioni oggettive o soggettivamente motivate sui miei “errori” e sicuramente potremmo “dialogare”. Altrimenti …. “Sparatevi con una gazzosa. Farete una  morte frizzante!”

…. A proposito! Vi piace la mia collezione?

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