martedì 7 giugno 2016

L’EGO della bilancia.




Ebbene si! Sono, come dicono in tanti, un presuntuoso. Lo confermo. Tuttavia lo sono solo per quello che mi “accorgo” di saper fare. Per esempio so seguire e spesso orientare gli umori della gente. Certamente non nei confronti della mia persona, visto che “la gente” mi riempie di complimenti (o di improperi) ma poi, come in caso delle elezioni amministrative, non mi vota.

“La politica”. Ecco una cosa che non so fare, per cui non posso vantarmene. 

Alcuni amici scherzando ieri mi hanno detto: “stai pagando i tuoi trascorsi al seguito del Partito Radicale, sei troppo pannelliano”.

Cari amici, la maggior parte delle persone, o ti vota perché fai parte di uno schieramento al quale esse sono legate, oppure ti vota se le segui, prometti loro qualcosa, ti prostri nei loro confronti facendole sentire in dovere, facendole sentire superiori. Ti vota se fai loro pena oppure se ti mostri sicuro di vincere.
Io non so fare nulla di tutto questo. Io so proporre idee e soluzione dei problemi.

Quante volte mi sono sentito dire: “hai scelto la squadra sbagliata”. Quante volte mi son sentito dire: “ma io ho sempre votato … (da un’altra parte). Quante volte mi sono sentito dire: “siete tutti uguali, io non vado più a votare, … anche tu quando sarai lì diventerai come loro”. Ma è proprio quello che vogliono. Vogliono che io diventi come “loro”.
Non ci riusciranno mai!

Ieri su Facebook una persona mi ha scritto: “I residenti di Vasto non amano i sogni ed il loro incerto avverarsi: amano la certezza degli incubi”. Un pensiero molto poetico ma che trova riscontro nel comportamento di questi cittadini “nell’urna” elettorale.
Dicunt: “purtroppo sono già impegnato/a”, “devo votare quella persona perché me lo ha chiesto per favore”, “mio nipote ha solo 15 parenti, se non lo voto se ne accorge”, “come faccio a non votare quella persona che mi ha indicato il mio medico?”, " .. non ti posso votare! Quello mi ha visto …”, “devo votare la commessa del negozio. Sai, è tanto gentile con me”.
Potrei scrivere un libro (e in questo momento sto suggerendo l’idea a chi lo farà) su cosa risponde la gente quando chiedi il voto.

Anche nel cambiamento scelgono l’ovvio, la moda. Ma la proposta? Dov’è la proposta?

Vedo qualcosa di positivo in queste elezioni ma al contempo vedo tanto di negativo.
Il PD ha spiazzato tutti eleggendo una “coppia” di valenti giovani. Questa “coppia” ha sorpreso ricevendo un numero “esagerato” di preferenze. In quel partito avranno capito che costoro hanno giocato applicato la regola della “doppia preferenza”, mentre chi si credeva gigante si è trovato ad essere nano non “accoppiandosi”? Il “Movimento” invece ha sfruttato bene “il carro di stelle”. Peccato che manchi la stella polare.

Io mi sono candidato in una lista (secondaria) di Edmondo Laudazi. Colui che per tanti ha rappresentato “l’antico”, quell’antico che tutti (io no) rimpiangono.
Mi sono candidato con lui perché il suo programma era “confacente” al mio modo di pensare ed al mio modo di fare. Progetti concreti e poche chiacchiere.

Mi sono candidato con lui anche perché mi piacciono le sfide difficili. Il mio EGO mi ha portato a credere che bastasse “mostrarsi” su internet, far vedere di cosa si è “capaci” per riscuotere consensi. Ho riscosso solo complimenti … e 101 voti (compreso il mio). Va bene così.



Le immagini sono relative ad opere dell'artista Alberto Pancorbo

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