Ebbene si! Sono, come dicono in
tanti, un presuntuoso. Lo confermo. Tuttavia lo sono solo per quello che mi “accorgo”
di saper fare. Per esempio so seguire e spesso orientare gli umori della gente.
Certamente non nei confronti della mia persona, visto che “la gente” mi riempie
di complimenti (o di improperi) ma poi, come in caso delle elezioni
amministrative, non mi vota.
“La politica”. Ecco una cosa che non so fare,
per cui non posso vantarmene.
Alcuni amici scherzando ieri mi
hanno detto: “stai pagando i tuoi trascorsi al seguito del Partito Radicale,
sei troppo pannelliano”.
Cari amici, la maggior parte
delle persone, o ti vota perché fai parte di uno schieramento al quale esse
sono legate, oppure ti vota se le segui, prometti loro qualcosa, ti prostri nei
loro confronti facendole sentire in dovere, facendole sentire superiori. Ti
vota se fai loro pena oppure se ti mostri sicuro di vincere.
Io non so fare nulla di tutto
questo. Io so proporre idee e soluzione dei problemi.
Quante volte mi sono sentito
dire: “hai scelto la squadra sbagliata”. Quante volte mi son sentito dire: “ma
io ho sempre votato … (da un’altra parte). Quante volte mi sono sentito dire:
“siete tutti uguali, io non vado più a votare, … anche tu quando sarai lì
diventerai come loro”. Ma è proprio quello che vogliono. Vogliono che io diventi come
“loro”.
Non ci riusciranno mai!
Ieri su Facebook una persona mi
ha scritto: “I residenti di Vasto non
amano i sogni ed il loro incerto avverarsi: amano la certezza degli incubi”.
Un pensiero molto poetico ma che trova riscontro nel comportamento di questi
cittadini “nell’urna” elettorale.
Dicunt: “purtroppo sono già
impegnato/a”, “devo votare quella persona perché me lo ha chiesto per favore”,
“mio nipote ha solo 15 parenti, se non lo voto se ne accorge”, “come faccio a
non votare quella persona che mi ha indicato il mio medico?”, " .. non ti posso
votare! Quello mi ha visto …”, “devo votare la commessa del negozio. Sai, è
tanto gentile con me”.
Potrei scrivere un libro (e in questo momento sto suggerendo l’idea a chi lo farà) su cosa risponde la gente quando chiedi il voto.
Potrei scrivere un libro (e in questo momento sto suggerendo l’idea a chi lo farà) su cosa risponde la gente quando chiedi il voto.
Anche nel cambiamento scelgono
l’ovvio, la moda. Ma la proposta? Dov’è la proposta?
Vedo qualcosa di positivo in
queste elezioni ma al contempo vedo tanto di negativo.
Il PD ha spiazzato tutti
eleggendo una “coppia” di valenti giovani. Questa “coppia” ha sorpreso
ricevendo un numero “esagerato” di preferenze. In quel partito avranno capito
che costoro hanno giocato applicato la regola della “doppia preferenza”, mentre
chi si credeva gigante si è trovato ad essere nano non “accoppiandosi”? Il
“Movimento” invece ha sfruttato bene “il carro di stelle”. Peccato che manchi
la stella polare.
Io mi sono candidato in una lista
(secondaria) di Edmondo Laudazi. Colui che per tanti ha rappresentato
“l’antico”, quell’antico che tutti (io no) rimpiangono.
Mi sono candidato con lui perché
il suo programma era “confacente” al mio modo di pensare ed al mio modo di
fare. Progetti concreti e poche chiacchiere.
Mi sono candidato con lui anche
perché mi piacciono le sfide difficili. Il mio EGO mi ha portato a credere che
bastasse “mostrarsi” su internet, far vedere di cosa si è “capaci” per
riscuotere consensi. Ho riscosso solo complimenti … e 101 voti (compreso il
mio). Va bene così.
Le immagini sono relative ad opere dell'artista Alberto Pancorbo
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