venerdì 22 ottobre 2010
Le brave pecorelle
Il mio ex partito si è abbassato i pantaloni, per quale motivo? Davanti a chi? Per motivazioni dettate da “passività” o da “attività”? Esiste nell’ambito dell’ Italia dei valori di Vasto un membro da erigere a candidato sindaco o più semplicemente questo partito è pron(t)o a subire l’imposizione di un membro altrui?
Il doppio senso usato serve come specchietto per le allodole, per attrarre interesse e suscitare discussioni. Tuttavia, pur usando un linguaggio “televisivo”, sono estremamente serio. Possibile che un partito che, anche grazie al mio apporto, in questi ultimi 5 anni a Vasto, ha avuto una forte crescita e riscosso enorme consenso, non trova nell’ambito dei suoi affiliati una personalità capace di ricoprire il ruolo di candidato sindaco? A che gioco abbiamo giocato fino ad oggi? Devo proprio pensare che volevano e ancora vogliono rimanere subalterni perché la subalternità rende liberi. Liberi di dire tutto ed il contrario di tutto senza responsabilità e senza rischio. L’appoggio incondizionato al sindaco Lapenna o al contrario l’avversione assoluta verso lo stesso, questo sarebbe un comportamento corretto, non lo “sciuvula e casca” già operato in altri luoghi (per esempio Chieti).
Questa sera ho visto i miei ex “compagni” di partito come brave pecorelle, correre nell’ovile del pastore, il PD. Cosa si saranno detti? Domani lo sapremo.
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