E Lapenna indossò la tuta
di Gabriele Cerulli
In un recente commento il consigliere di maggioranza Fabio Giangiacomo ha segmentato alcuni cardini delle due aree politiche contrapposte.
Esaltava la discussione, la compartecipazione, la condivisione, tutte cose mai viste in cinque anni di centrosinistra. Condannava la leadership di voga nel centrodestra. Rispettabile punto di vista, peraltro piuttosto oggettivo. A distanza di cinque mesi dalla deflagrazione del problema live music nei locali, nulla di nuovo sotto cielo. Invitammo il primo cittadino ad adottare immediatamente un regolamento che disciplinasse la materia, evitando il procrastinarsi di tempi prodomici a meri interessi elettorali. Lo dicemmo in maniera sobria, civile, tanto per. Non nutrivamo dubbio alcuno che ciò non sarebbe avvenuto. Chiedemmo pubblicamente e per primi, rivendicazione inflazionata nel lasso di pochi giorni, un grande incontro pubblico che comprendesse la presenza di tutte le componenti interessate. Amministrazione, rappresentanze di categoria, gestori, residenti del centro storico e artisti. Lapenna la convocò in tempi rapidissimi,mandando in avanscoperta la sodale Anna Suriani in una pre riunione carbonara con 18 gruppi il giorno precedente. Si andò, dunque, ad incontro pubblico nella maniera più scorretta possibile, con un documento già sottoscritto da una parte consistente del panorama musicale cittadino (i 18 del giorno prima). Al termine, sembravano tutti felici e contenti. Palla al consiglio comunale. Quale scusa migliore per far dilatare i tempi? Vedi Fabio, nella mia cultura si agisce. Nella mia cultura un sindaco avrebbe preparato o fatto preparare un regolamento, tenendo conto delle risultanze dell’incontro con le componenti interessate nei limiti del possibile. Così è se vi piace! Sennò tenetene conto quando si tornerà alle urne. Eeee, ma è na parole…La poltrona, il ruolo, la livrea. Si lasciano mica così leggermente? “La politica è fatica è discussione è lacerazione e ricomponimento”, parole e musica dell’avv. Fabio Giangiacomo, consigliere di maggioranza al Comune di Vasto, era Lapenna. Nel frattempo sono passati cinque mesi e siamo al punto di partenza. Una città sul mare e con sedici chilometri di costa, priva di un normalissimo strumento amministrativo indispensabile alla disciplina della vita notturna, quindi, già fortemente deficitaria, preferisce “lacerarsi, discutere (temporeggiare mi suona più aderente) e ricomporsi” invece di dotarsi! Scommettiamo che un Fabio Neri o chi per lui sarà un candidato di Lapenna? Ieri mattina il sindaco si è recato in Comune in tuta. Ha forse capito qu’il est necessaire commencer a courir?
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