martedì 1 febbraio 2011

Meglio sarebbe stato il cavallo di Caligola (mi spiegherò in futuro)

Se il giudizio sull’operato di un sindaco si deve ridurre al fatto che non ha subito avvisi di garanzia , allora siamo proprio … rovinati.

Noi Vastesi non sappiamo perché Gianni Melilla ha detto quello che ha detto. Avrà avuto le sue ragioni. E sul giornale del Presidente Forte, abbiamo già letto delle posizioni di Sel rigide e coerenti quanto una canna al vento. Però io ho ancora una domanda: Ma Gianni Melilla che ne sa di quello che è successo a Vasto? Probabilmente molto poco, nondimeno chiede (chiede lui!) “... a tutte le forze del centrosinistra, di ricomporre il quadro politico locale, nell'ottica della sua riconferma alla guida della città”. Se ne sono accorti anche i ciechi che L'UNICO ostacolo ad un centrosinistra ampio e forte a Vasto è Lapenna, per il semplice fatto che con i suoi comportamenti ha coscientemente distrutto il centrosinistra (che già c'era) a suo personale uso e consumo, e adesso arriva un compagno (di merende?) a dire che il sindaco uscente ha fatto questo e ha fatto quello. Lo sappiamo noi qui a Vasto cosa ha fatto il compagno Lapenna, e sappiamo anche cosa non ha fatto. E sappiamo anche cosa avrebbe voluto fare. Io credo che sia addirittura difficile riuscire a seminare tanto odio intorno a se fra quelli che erano compagni di coalizione, coalizione che aveva il collante di una vittoria storica a Vasto. Eppure Luciano Lapenna ci è riuscito. Certo non fa molto onore a chi ha abboccato alle sue puerili manovre che in realtà erano solo delle monotone ripetizioni del “divide et impera”. Però chi vuole bene a Vasto ha l'obbligo di guardare avanti. E chi invece prende una posizione ha l'obbligo di documentarsi. Avvertite Gianni Melilla che anche il cane di Luciano Lapenna (oltre che i componenti della giunta e la quasi totalità della sua risicata maggioranza consiliare) stava prendendo le distanze dal progetto su Colle Pizzuto, mentre lui insisteva in pubblici dibattiti e consigli comunali. Ma si sa, quando uno ce l'ha nel sangue l'aggregazione del centrosinistra!
Quando vuole. Quando vuole Gianni Melilla, sono disposto a incontrarlo pubblicamente o privatamente per raccontargli fatti, non parole, su quello che il sindaco di Vasto ha fatto o non ha fatto a Vasto e alla coalizione. Se invece Gianni Melilla non volesse incontrarmi penso che le moderate parole di Cetto Laqualunque siano appropriate.

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