giovedì 13 dicembre 2012

UNA QUESTIONE CITTADINA


1. Sul futuro, e sul presente, della zona di Punta Penna la città si interroga da tempo. La compresenza, in un'area molto ristretta, della Riserva Naturale Regionale e dell'Area di Sviluppo Industriale; e la relativa vicinanza di entrambe al sito della città hanno dato origine, per decenni, ad ogni sorta di controversie. Controversie che, com'è noto, nel corso dell'ultimo anno hanno trovato ulteriore incremento.
In effetti, la perdurante ambiguità della destinazione urbanistica della zona ha di fatto impedito sino ad ora la sua piena valorizzazione, nell'una o nell'altra direzione.

2. Non è opportuno, né auspicabile, né probabilmente è più possibile che questa situazione possa protrarsi ormai per molto. Al di là dell'ipotesi al momento non realistica, di una delocalizzazione degli impianti più impattanti, pare ovvio che la sola strada per una risoluzione chiara e durevole della questione sia quella della modifica dei diversi strumenti di pianificazione urbanistica attualmente vigenti, anche soltanto nel senso della loro armonizzazione. Una modifica che le Istituzioni competenti, ad oggi, non sono state in grado di realizzare.
Di certo, appare chiaro che la questione non riguarda precipuamente né le associazioni ambientaliste, né quelle degli industriali; e prescinde largamente dagli schieramenti politici. Riguarda l'intera città, e va dunque affrontata a tutti gli effetti come una questione cittadina.

3. Per questo noi sottoscrittori del presente documento, al di là di ogni eventuale diversità di opinione sulla futura destinazione urbanistica della zona, riteniamo che, anzitutto, della questione vada investita l'intera città. Riteniamo che l'Amministrazione comunale debba farsi promotrice di un'opera di informazione imparziale verso la generalità dei cittadini; e che debba favorire in ogni modo le analoghe iniziative che dovessero essere intraprese dai diversi portatori di interesse.

4. È stata di recente avanzata l'idea di un referendum propositivo cittadino, ai sensi dell'art. 26 dello Statuto comunale, volto ad inserire nella normativa del PAN il divieto all'installazione di impianti ad alto impatto ambientale nella zona di protezione della Riserva.
Riteniamo che questa possa essere per la città l'occasione giusta per esprimersi. E di conseguenza che sia opportuno e doveroso che il Comune di Vasto, per consentire l'effettivo uso dello strumento referendario, provveda a dotarsi del necessario Regolamento attuativo, così come previsto dal suo Statuto.

Facciamo appello ai partiti, alle associazioni, ai singoli cittadini perché condividano con noi questa richiesta e si adoperino fattivamente in questa direzione. 

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