Ricevo e pubblico
Succede in Histonio nuovo, denominato anche Città del Guasto d’Aymone.
Mentre ancora aspettiamo, senza fiducia alcuna, di sapere dal personaggio municipale
chi abbia nei mesi scorsi capitozzato
l’albero grande di Piazzale Rodi, alla Marina; di recente, l’assessore comunale
ai Lavori pubblici, Marco Marra, a chi aveva preannunciato una dimostrativa
“azione di forza” per ri-pulire l’area
esterna dell’ex Asilo Carlo Della Penna, ha fatto presente che il Comune ha prioritariamente altro cui dedicarsi in tema
di sfalcio delle erbe infestanti e sterpaglie. Lo farà, se e quando sarà
possibile (!), pur non ignorando di come sia (stata) ridotta e si presenta tale
proprietà, già privata e divenuta pubblica per donazione del benemerito, per
più versi vilipeso da questa Amministrazione, Don Carlo del Vasto.
Tra le tante
cose che il rifondante c. (…o rifondarolo?) Marra ha buttato lì, palesemente
disturbato nel suo compito e ruolo da questi cittadini di troppo zelo civico,
più che ambientalistico, non trova propriamente riscontro nelle leggi dello
Stato, ordinariamente (si veda in Rete) recepite e fatte osservare da molti
Comuni d’Italia.
Chi scrive non
sa se il Comune di Vasto di Regolamento in materia ne abbia uno, se lo applica
(a guardarsi in giro, pare di no), o comunque se l’assessore lo conosca. Se
Vasto non lo ha dovutamente formulato e predisposto, se l’assessore …alla
sterpaglia non lo conosce, non per questo non sono vigenti e inderogabili le norme
tante e varie, prescritte per ragioni diverse, tutte riconducibili al decoro,
alla sicurezza stradale e da incendio, al valore o deprezzamento della
proprietà, al rispetto del luogo urbano, dei cittadini che in esso abitano non
meno. Non è che non valga, anche per lui
e i suoi Uffici e Servizi, il dettato di legge, che recita in tal maniera:
”Tutti i luoghi e spazi pubblici, privati aperti al
pubblico o soggetti a pubblico passaggio, e/o luoghi privati in vista al
pubblico, devono essere tenuti costantemente puliti e sgombri di qualsiasi
materiale”!
Piuttosto che l’assessore …alla sterpaglia abbia a compiacersi di una “cittadinanza attiva”, cui lui darebbe o
avrebbe concesso il permesso d’ingresso e di ramazzare, previa apposita domanda
protocollata in Comune, direi che a un cittadino piacerebbe, di norma, che lui
per il Comune, di riffa o di raffa
(direttamente o con ordinanze e prescrizioni, sanzionatorie se necessario)
provvedesse alla bisogna.
Speriamo (non altro possiamo augurarci) che per l’innanzi o
definitivamente presto, tale pubblico amministratore abbia ad occuparsi (…
sempre ope legis, com’era già in Histonio Municipio Romano) soltanto dell’orticello
suo, se ne ha uno, e non più delle sterpaglie
e/o capitozzature varie, private e pubbliche, di città.
Pasquino
d’Histonio
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