lunedì 28 dicembre 2009
Buone feste fatte ... ??? Boh !!!
Buone feste fatte. Mi sono sempre chiesto il significato di questo “augurio” tipicamente vastese. Quest’anno però la curiosità su questa espressione è ancora più sentita, perché la ascolto già dal giorno di Santo Stefano. Non si è aspettato nemmeno Capodanno, non dico l’Epifania. Come se la gente volesse immediatamente togliersi di dosso l’incombenza, il fardello, il peso, di queste festività. Buone feste fatte. Come dire: “non ti ho incontrato prima, ma spero che tu abbia passato un bel momento, anche senza i miei auguri”. “Auguri, che ho sentito nel profondo del mio cuore”. “Buone feste fatte”, detto il giorno dopo Natale però, mi sembra un po’ prestino. Come se per “l’anno che verrà” ti augurassero qualcosa di peggio di quanto già avvenuto. Come se la Befana debba portare cenere e carbone alla persona incontrata, alla quale si augurano buone feste “fatte”. Eppure l’anno che verrà avrà sicuramente una cosa positiva: il sindaco (con la minuscola voluta) sarà vicino alla fine del suo mandato. A lui si, che si possono augurare buone feste … “fatte”.
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