mercoledì 17 marzo 2010

Oggi, pubblico il testo della canzone n.5 del mio CD.

Il pesce al mercato costa salato, meglio andarlo a pescare in mezzo al mare

Il pesce al mercato, costa salato
Meglio andarlo a pescare
In mezzo al mare

Vorrei cantare canzoni d’amore
Di quelle che fanno rima con cuore
Una di quelle che come dici tu
Con i progresso non si usano più … Ma

Il pesce al mercato, costa salato
Meglio andarlo a pescare
In mezzo al mare

Tu sei come una tracina nascosta nella sabbia
O come uno squalo che gira intorno alla mia gabbia
E io mi sento proprio come un pesce rosso
Dentro una vaschetta con la faccia da fesso

Il pesce al mercato, costa salato
Meglio andarlo a pescare
In mezzo al mare

Mi sento un piragna non un pesce siluro
Mai pesce fuor d’acqua ne pesce tamburo
Mentre tu mi tratti come uno d’allevamento
Mi nutri e mi peschi a tuo piacimento … Ma

Il pesce al mercato, costa salato
Meglio andarlo a pescare
In mezzo al mare


Rap:

Non è questione di pesce piccolo
Non è questione di pesce grande
Non è questione di doppi sensi
Non è questione di mutande
Non è questione di Andreotti
Non è questione di Machiavelli
Non è questione di politica
Non è questione di cervelli

È solo per questione di numeri
Se la gente non è contenta
Di quelli che sono al potere
Perciò urla e si lamenta

E intanto come su una zattera
Nel mare alla deriva
Il naufrago è tranquillo
Tanto prima o poi qualcuno arriva

E noi a urlare slogan
E noi a fare cortei
E noi nei collettivi
Assemblee nei licei

Mentre mio nonno
la notte di Natale
Legge le gesta delle BR
sul giornale
Invece di raccontare
davanti al caminetto
le sue storie, come da bambino
prima di andare al letto

perché:

Il pesce al mercato, costa salato
Meglio andarlo a pescare
In mezzo al mare

N.B. Il testo "risale" agli antichi anni Settanta del secolo scorso, tuttavia ...

2 commenti:

maria ha detto...

Tempo fa, ricordo ne utilizzò una strofa per un commento...
Eppure pur se nel testo è citato, inizialmente credevo che ad un amore fosse dedicato...
Ma o per una donna o per la patria o per la politica, sempre amore si tratta...
Amore esasperato che ti lascia senza fiato...
Gli anni settanta... ricordo spesso le lamentele di mio padre per le lire in più per un litro di benzina.. Io con poche lire ci compravo caramelle e o palloncini, pensavo fosse assurdo, ed un giorno dissi a mio padre... ma solo di due lire... E lui mi rispose e mi spegò che era al litro e mi disse che con un litro di benzina, non ci arrivava nemmeno al lavoro, mi disse un litro.. ed immagina quanti litri ci vogliono per andare dove andiamo o per andare io a lavoro...
La matematica che passione.... :))
Ricordo anche le signorine con i capelli cotonati, ossigenati e le palpebre rigorosamente tinte di blù....

maria ha detto...

A questa del post, ancora ci arrivo....
L'introduzione è molto simpatica.....
La musica, almeno per il 35 di febbraio, devo adattare le orecchie... :))
Pian piano me le ascolterò tutte :)))
Buona settimana.