martedì 30 marzo 2010
Un sogno.
Ho sognato che decine di cani, in branco e singolarmente, scendevano da via Sant’Onofrio, verso Vasto. Nel sogno mi vedevo passare, con un po’ di timore, tra di essi. Mi ringhiavano, tentavano di aggredirmi alla spicciolata, ma riuscivo a rintuzzare i loro attacchi, facendo la voce grossa e battendo forte i piedi sull’asfalto. Molta gente intorno, impaurita guardava ma non reagiva in alcun modo. Qualcuno si nascondeva dietro le inferriate, altri dietro le porte. Io li invitavo a fare qualcosa ma questi per indifferenza o per paura non prendevano alcuna iniziativa. Constatata la situazione, vista l’intraprendenza di alcuni cani più grandi, saltai sul tetto di un’autovettura e da qui mi difendevo dando calci sul muso a quei cani che tentavano di azzannarmi, saltando verso di me.
Lo squillo del telefono mi svegliò: “pronto sono Pasqualino della Amadori, devo scaricare!” mi disse. … “Ha sbagliato numero!” … risposi.
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1 commento:
Se fossi stata sola, intendo senza mio figlio o se avessi avuto qualcuno che guardasse, che si occupasse di mio figlio, probabilmente, io sarei interventa...(nella realtà) tanto più che Amadori, si occupa di polli e non di oche...
mi spiace per il suo sogno, so, nella realtà cosa vuol dire, anche se il numero massimo di cani che ho visto con quelle intenzioni, (intendo cani veri) erano 3 e dopo un morso al polpaccio ed uno al, diciamo al fianco, ci si fa l'abitudine... Alla paura.
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