giovedì 13 gennaio 2011
I marziani a Vasto
Comunicato dell'Associazione Porta Nuova.
Chi ci legge ci darà atto che, in tanti anni, mai una volta abbiamo fatto leva sul facile argomento della cosiddetta vastesità; e non intendiamo di certo cominciare ora.
Però viene spontaneo osservare che l’idea di un porto turistico in località Trave molto difficilmente sarebbe mai venuta ad un vastese. Per l’importanza (paesistica e anche affettiva) che per un abitante di Vasto ha quel tratto di costa; per i numerosi e importanti vincoli che vi insistono; infine per le gravissime conseguenze, in termini di erosione e di arretramento della costa, che certamente ricadrebbero sul tratto immediatamente a Sud, vale a dire nientemeno che sulla spiaggia di Vasto Marina.
In effetti, più che da una società di Termoli (che di fatto, a quel che sembra, l’ha concepito), il progetto sembra provenire dalla mente di un marziano. Un marziano che, lontano di tanto, non si cura di un contrasto così patente e manifesto con l’interesse generale; né di contraddire lo spirito e la lettera delle leggi locali; e neppure di noi terrestri abitanti di Vasto –e con noi del nostro territorio- per lui semplici prede.
In pochi mesi è il terzo tentativo di invasione degli alieni che ci capita di dover fronteggiare (gli altri due essendo stati la centrale a biomasse a Punta d’Erce e la new town a Colle Pizzuto). Dev’essere una nuova moda. (A meno che non si tratti di capitali speculativi in libera uscita per effetto della crisi, in cerca di una qualche collocazione).
Come che sia, un’idea come questa non merita neppure di essere bocciata dalla commissione di VIA regionale: va soppressa sul nascere. Per questo anche noi abbiamo presentato le nostre Osservazioni alla Capitaneria di Porto di Ortona.
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