mercoledì 10 agosto 2011
Ce li rivenderanno come "creme di bellezza".
Ricordate qualche anno addietro, quando signore attempate e giovani ragazze si recavano in prossimità del monumento alla Bagnante per raccogliere "fanghi" e cospargersi di questi che, si era sparsa la voce, si credeva fossero prodotti di "bellezza? Ora ce n'è una gran quantità a disposizione.
Da Vasto Web.com
VASTO - Ecco dove sono stoccati i fanghi inquinati di Fosso Marino. In tre rimorchi d'autotreno parcheggiati nelle aree di risulta della ex stazione ferroviaria di piazza Fiume.
Si trovano nella parte Sud del megaparcheggio aperto nel 2008 per decongestionare d'estate il centro di Vasto Marina. I terreni sono di proprietà delle Ferrovie dello Stato, che li hanno concessi in comodato gratuito al Comune.
In quei cassoni sono accumulati i liquami prelevati a luglio da Comune e Consorzio di bonifica dallo scarico che sfocia a mare attraverso la spiaggia. E' lì che si sono riversati i liquidi fuoriusciti da una condotta fognaria lesionata in via Martiri Istriani. La bonifica si è resa necessaria perché i valori delle acque tornassero alla normalità. Ora il problema è come smaltire il materiale di risulta.
Il Comune - "Quei rimorchi contengono i liquami prelevati dal pozzo di Fosso Marino", conferma Ignazio Rullo, dirigente del settore Servizi del municipio.
Oggi, a mezzogiorno, nella sede del Consorzio di bonifica Sud di Vasto, si terrà una conferenza di servizi convocata dal presidente, Fabrizio Marchetti. Al tavolo tecnico parteciperà anche il Comune. “In quella sede - annuncia Rullo - chiederò notizie certe su tempi e modi di smaltimento dei fanghi”, che ora si trovano nel parcheggio ricavato dalla zona binari dell’ex scalo ferroviario.
sversamento, sono stati raccolti con l’ausilio del Consorzio di bonifica. Ora bisogna verificare tramite le analisi” dell’Arta “se si tratta di liquami che possono essere smaltiti in discarica” o se necessitano di diverse procedure di smaltimento. Perché abbiamo messo i container nei pressi della ex stazione? La normativa prevede che il materiale debba essere stoccato, in attesa dello smaltimento, a breve distanza dal cantiere”.
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