venerdì 23 settembre 2011

Il "regalo" di un amico.

Architetto,
ho letto il pezzo "Zuffette di politica paesana" (come dire "Zuffe di politichetta paesana") e la mia diffidenza verso il Parco aumenta perchè vedo si fa più intenso il palleggio delle incompetenze, assegnate da una parte all'altra.
Nessuno ancora ha messo in fila le reali o ipotizzate regole del parco, rimanendo tutti nella certezza di avere le ragioni dalla propria parte.

Cosa piacerebbe leggere nero su bianco?

Qualcosa come questa lista, estratta dal sito del parco regionale dei Colli Euganei:

Opere e attività fattibili previa autorizzazione
Opere, lavori e azioni per i quali è obbligatorio conseguire preventiva autorizzazione dell'Ente Parco (qualora le stesse ricadano in aree sottoposte ai vincoli paesaggistico idrogeologico o forestale).
1. interventi sui fabbricati che ne modifichino l’aspetto esteriore (nuove costruzioni,
ristrutturazioni, ampliamenti, modifiche fotometriche, tinteggiature esterne ecc.);
2. costruzione di recinzioni, passi carrai o pedonali, muri di contenimento, pavimentazione e sistemazione delle aree esterne, abbattimento piante da giardino, opere murarie d’ogni genere fuori terra;
3. installazione di staccionate, pergolati, casette in legno o altri accessori da giardino;
4. installazione di serre, tunnel o altre strutture anche mobili o stagionali;
5. esecuzione di cambi di coltura (es. da prato a oliveto);
6. asportazione di massi trachitici;
7. esecuzione di movimenti di terra in genere: scavi, drenaggi, sbancamenti, sterri o riporti;
8. modifica al sistema di regimazione delle acque di superficie;
9. ricerca ed utilizzo delle acque sotterranee;
10. installazione di serbatoi di GPL;
11. accensione di fuochi all’interno dei boschi o a distanza inferiore a ml 100 dagli stessi (con divieto assoluto nei periodi di massima pericolosità);
12. esecuzione dei tagli boschivi;
13. apertura o modifica delle strade di servizio o piste forestali;
14. raccolta dei funghi (regolamentata);
15. raccolta di piante o erbe (regolamentata);
16. uso di mezzi a motore nelle strade di accesso a fondi agricoli o boschi con esclusione dei mezzi necessari ai lavori agricoli o boschivi o in dotazione ai servizi antincendio o protezione civile;
17. Opere che prevedono riduzioni di superficie boscata in generale.

Opere, lavori e azioni per i quali non è obbligatorio conseguire preventiva autorizzazione dell’Ente Parco

1. tutte le opere o lavori identificabili in ordinaria manutenzione;
2. tutte le normali operazioni agronomiche necessarie per la realizzazione della produzione agricola (potature, reimpianto delle colture, lavorazione del terreno sopra i 50 cm);
3. reimpianto del vigneto o altra coltura agraria per fine ciclo produttivo (senza operare movimenti di terra);
4. tutti gli interventi interrati che non prevedano opere fuori terra nelle zone di pianura (es. installazione serbatoi di GPL);
5. taglio ed estirpazione di qualsiasi alberatura morta;
6. manutenzione delle siepi o filari alberati compreso il taglio delle siepi arbustive (con esclusione delle siepi costituite da piante forestali);
7. raccolta dei frutti penduli: castagne, giuggiole ecc. salvo eventuale divieto del proprietario o possessore del bene;
8. accensione dei fuochi a distanza superiore a metri 100 dai boschi (con esclusione dei periodi di massima pericolosità).

Qui invece c'è addirittura il regolamento per la raccolta della flora spontanea, detto tra noi "la ciucurella":

http://www.parcocollieuganei.com/upload/pdf/366_Regolamentoflora.pdf

Beh, non mi sembra che questo parco lasci tanta libertà agli abitanti, quindi non è fuori luogo chiedersi cosa ci aspetta..

Come curiosità aggiungo:

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, un signore di Ortona dei Marsi, il 27 luglio scorso ha richiesto all’Ente Parco il nulla osta per la costruzione di una pensilina in legno sulla porta di casa situata in zona D.
Una signora di Pescasseroli ha richiesto lo stesso nullaosta per costruire una “edicola cimiteriale” di famiglia nel cimitero del Comune.
Mentre un altro signore di Pescasseroli ha richiesto il nulla osta per avere una linea elettrica nella propria stalla di cavalli, zona C; l’ha chiesta aerea ma l’ha ottenuta interrata.
Per la cronaca i nulla osta li hanno ottenuti tutti.

I dubbi sulla severità dei vincoli sono reali e basta leggere sui numerosi siti di parchi per rendersene conto. Se per quello Teatino i vincoli si prevedono meno ingessanti allora si elenchino e si rassicuri la comunità, che non è fatta solo di cantori figli dei fiori, ma anche di imprenditori, investitori e artigiani che hanno bisogno di certezze.

Cordialità.

Comunque ci sono ancora tantissimi altri argomenti da affrontare prima di dire si o no.

10 commenti:

Fratino innamorato ha detto...

Ma stai scherzando, vero? non lascia libertà agli abitanti? ma dove vivi?
Gli unici punti che non so se sottostanno ad autorizzazioni o meno sono:
5. esecuzione di cambi di coltura (es. da prato a oliveto);
14. raccolta dei funghi (regolamentata);
15. raccolta di piante o erbe (regolamentata);
16. uso di mezzi a motore nelle strade di accesso a fondi agricoli o boschi con esclusione dei mezzi necessari ai lavori agricoli o boschivi

Il resto ora prevede autorizzazioni varie del comune (tipo una DIA).
ANZI: questo produrra un minor carico di lavoro per il comune. Certo, produrra il non poter andare a strizzare occhi al compare, ma è davvero un male?

Ora, effettivamente chi va per funghi ed erbe medicinali avra una noia. Cosi come le centinaia di migliaia di persone che ogni giorno vanno col suv a fare i rally sui terreni coltivati.

NON SAPETE DI COSA PARLATE, ecco il problema.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Caro Fratino innamorato, sono mesi, forse anni che dico che "non sappiamo di cosa parliamo". Il problema è che non lo sa nemmeno l'amministrazione comunale. Si sta improvvisando puntando tutto su vincoli, edilizia e amenità varie, senza una valutazione, senza una analisi, senza nessuna ... competenza in materia.

Ciccosan ha detto...

Comincio a pensare che i commenti contrari ad una opinione non vengano nemmeno letti, così appena ci si accorge che sono contrari vengono respinti con argomentazioni generiche tipo queste del fratino "ma dove vivi?" come se lui vivesse, unico dotato di cervello, nel giardino dell'eden.
L'amico citato da FPD sono io Ciccosan, ed ho semplicemente riportato il regolamento pubblicato da uno dei tanti parchi in Italia. Lo scopo era contribuire a far comprendere come siano legittime le perplessità di chi non è proprio un paladino della natura al punto da accettare a scatola chiusa le iniziative degli "illuminati".
La nota finiva chiedendo in sintesi "fateci sapere cosa avete in testa circa i vincoli"; magari, una volta conosciuti e valutati, si possa ottenere una sorta di plebiscito a favore.
Ciò che si legge in giro sui regolamenti dei parchi è sufficiente ad esaltare i sostenitori delle tutele dell'ambiente e nel contempo a preoccupare tutti gli altri.
Prendiamo questo stralcio del piano del Parco della Majella:
..il territorio del parco è suddiviso; in base al diverso grado di protezione, nelle seguenti zone: riserve integrali (zona A) in cui l’ambiente naturale è conservato nella sua integrità; riserve generali orientate (zona B) in cui sono vietate alcune azioni quali la costruzione di nuove opere edilizie, l’ampliamento delle costruzioni esistenti (ad esclusione di interventi manutenzione ordinaria e straordinaria e di restauro conservativo nella misura del 10% della superficie lorda pavimentabile), l’esecuzione di opere di trasformazione del territorio, ma vengono permesse le utilizzazioni produttive tradizionali e gli interventi gestionali previsti dall’Ente sulle risorse naturali; aree di protezione (zona C), nelle quali possono continuare, secondo gli usi tradizionali, le attività agro-silvo-pastorali nonché quelle di pesca e raccolta di prodotti naturali; aree di promozione economica e sociale (zona D), più estesamente modificate dai processi di antropizzazione, in cui sono consentite attività compatibili con le finalità istitutive del Parco e finalizzate al miglioramento dell’area protetta da parte dei visitatori. Quest’ultima zona è divisa ulteriormente in due tipologie: insediamenti turistici esistenti da riorganizzare con progetto unitario (D1); insediamenti disciplinati dagli strumenti urbanistici comunali (D2).

Questo stralcio non è una opinione, come non lo era lo stralcio del regolamento del parco dei Colli Euganei; sono dati di fatto che ritengo utili alla discussione.

Non occorre un arco di scienza per comprendere che, ammesso le definizioni delle zone siano generali, le uniche zone dove i Comuni possono deliberare autonomamente sono le D2. Quindi fondamentale, per capire dove stiamo andando, avere una indicazione delle zone di questo parco teatino.

Qualcuno sa indicare se questa zonizzazione sia stata progettata? A parte le proposte dei singoli; mi interessa sapere se esiste già una proposta ufficiale, una bozza inserita in documenti progettuali. Insomma sapere che cosa dovremmo approvare.

Alessandro ha detto...

Ho letto il regolamento e sinceramente non tradisce le mie aspettative e mi porta a sostenere con ancora maggior vigore la realizzazione del Parco. Se da una parte considero legittimo e segno di serietà un approccio analitico come quello di Cicco; dall'altra penso che manchi a monte la presa di coscienza di una nuova modalità di concepire il turismo e le attività economiche legate ad esso. La tutela non è soltanto un vezzo di qualche sognatore e idealista, ma una premessa necessaria di una attività turistica che voglia mettere al centro le bellezze naturali di un luogo. Le strutture ricettive poi a Vasto ci sono. Vasto, infatti, è fin troppo antropizzata, e male. Non vedo quindi quale danno possano arrecare dei vincoli, anche i più severi possibili.

Anonimo ha detto...

e dov'è il quinto commento?

giacinto2000 ha detto...

il pro petrolio-nuclearista-inceneritorista Ciccosan (fra l'altro abiti in Lombardia,quindi di cosa ti impicci? Citi a sproposito il parco Del Ticino volendo pure fare lo splendido) non ha come scopo "il dialogo" ma porre solo dubbi anti-parco. Del resto la visione del mondo di uno che giustifica l'estrazione petrolifera non puo' minimamente essere intaccaa neanche da persone di scienza, tant'e' che anche una come la D'Orsogna ultimamente si e' rotta la ceppa dell'atteggiamento degli abruzzesi. E' stucchevole il suo fare capzioso per tentare di scardinare la credibilità' di tale iniziativa. Fra l'altro ancora una volta ricade nel ridicolo perché' citando le regole del Parco Della Majella non riesce a dimostrare alcun che' riguardo a presunti ingessamenti. Si arrovella la testa a desumere dal regolamento del Parco Euganeo chissa' quali meccanismi burocratici si avranno se ci sarà' il Parco. Senza sapere che Milano e' nel bel mezzo di un simil Parco regionale (che non ha impedito la distruzione del bosco di Gioia per far posto ai nuovi palazzi della regione, sotto inchiesta per presunte tangenti.....). Patetico.
Fai poco il sarcastico definendo i pro parco"illuminati". Gente come te sta distruggendo il pianeta e riducendola ad una merda globale. Grazie , sei il miglior spot pro aborto. Mi domando dove stava gente come te nel 2003,2004,2005,2006,2007 e 2008, cioè' quando c'era la legge istitutiva del Parco ma i politici collusi con le lobby di potere si guardavano bene dal parlarne perché' l'opinione pubblica in certi casi e' meglio tenerla nell' ignoranza. Fra l'altro invito il Ciccosan a ritornare a Vasto e andarsi a fare un giretto nelle seguenti vie: casetta,martiri della violenza, san rocco (dopo istituto industriale), incoronata, alborato, luigi cardone,montevecchio, del porto ecc....scoprirà' nuovi totem fallici orgoglio dei palazzinari (molti dei quali chick to chick con la criminalita' organizzata,posso fornire cognomi.......). Ebbene, se questo territorio si dovesse scoprire degradato urbanisticamente e di conseguenza socialmente (sto parlando di scuola di Chicago, mica cotiche) con politici che hanno pensato a rendere inefficiente il Parco con una perimetrazione ridicola, tutti gli abitanti che la vivranno ne pagheranno il costo rispetto al loro menefreghismo rispetto a problemi ben piu' grandi del cantante per la festa patronale.

giacinto2000 ha detto...

per scuola di Chicago intendo quella di sociologia. Precisazione doverosa visto che esiste quella di architettura.
Prendete piu' o meno wikipedianamente questa frase e riflettete su cosa e' diventata Vasto:

.........Park, studiando la diversa incidenza di fenomeni come la criminalità, il divorzio, il suicidio nelle aree urbane ed in quelle rurali, dimostrò che i rapporti sociali e culturali sono strettamente condizionati dall'ambiente di appartenenza..........

Se hai un territorio che e' una chiavica altrettanto una chiavica ne risultera' l'humus antropologico. Mi raccomando, sempre dritti destinazione cemento.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Mi dispiace Giacinto 2000 ma il tuo (probabilmente) sindaco è da annoverare tra coloro che fanno parte della "lobby". Infatti si è guardato bene di informare la cittadinanza sulle decisioni da prendere in merito al Parco.

"Mi domando dove stava gente come te nel 2003,2004,2005,2006,2007 e 2008, cioè' quando c'era la legge istitutiva del Parco ma i politici collusi con le lobby di potere si guardavano bene dal parlarne perché' l'opinione pubblica in certi casi e' meglio tenerla nell' ignoranza".

Dici questo vero? (Riferendoti a prsone come Ciccosan che non difendo perchè capacissimo di farlo da se) Dove'era il sindaco? E soprattutto domando io : dov'era negli anni successivi e dov'è adesso?

Ciccosan ha detto...

Difendermi Architetto? E perchè? E da chi? Esprimo opinioni e critiche come è nel mio pieno diritto.
Mi sforzo solo di evitare di insultare e finora penso di esserci riuscito.
E anche se talvolta ne ricevo, mi riesce facile resistere a non contraccambiare.

giacinto2000 ha detto...

certo mi riferisco a Ciccosan.