Non capita tutti i giorni di uscire a cena in famiglia ma soprattutto capita raramente, se non vivi in una grande città, di passare una serata di carattere "internazionale". Ieri sera al "messicano" per una serata "giapponese". Chiamiamola "globalizzazione" chiamiamola come volete ma i tempi sono questi e non tutto è sbagliato.
L'occasione di "uscire" mi è stata data dalla curiosità di ascoltare un concerto di Mayumi Muratore. Una ragazza di 19 anni che vive nella musica in quanto i genitori "nippovastaroli", musicisti a loro volta, la "crescono e curano", entusiasti, in questa passione.
Avevo già avuto il modo di ascoltarla in altre occasioni e mi era molto piaciuta, ma ascoltare un concerto fatto interamente di sue canzoni in lingua giapponese mi ha "attratto".
Mayumi oltre che brava interprete si è dimostrata anche brava autrice e anche le mie figlie, di solito ipercritiche, l'hanno apprezzata molto.
Ho "rubato", come al solito col mio telefonino, alcune immagini (tentando di non fare le solite foto da occasione)Ho fotografato i genitori presi dalla "tecnologia" e ho concordato con loro la possibilità di mettere in scena un concerto a modo mio entro la prossima primavera o, al più tardi, la prossima estate.
Complimenti anche a Alfredo Di Vairo, titolare del Ristorante Messicano Isla Mujeres di piazza Caprioli, che ha ospitato l'evento.
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