sabato 8 marzo 2014

Bravo Stefano ... (mi dispiace per N. ma ha ragione)

Lettera aperta al Sindaco Lapenna alla luce delle affermazioni sul Carnevale.

Alla lettura di certe affermazioni fatte dal primo cittadino di questa città non si può che restare allibiti. Questo stato d’animo mi ha colto dopo aver letto le patetiche giustificazioni che lei, Signor sindaco avrebbe inviato ai giornali in risposta alle polemiche scatenatesi sui mancati festeggiamenti per il carnevale.
Siamo al ridicolo, si vuole far ricadere sui cittadini e sui privati la mancanza di iniziative e l’inerzia culturale che patisce da tempo questa città.
Da cittadino allora mi faccio e le faccio una domanda:Perché in questa città operano nel settore dell’intrattenimento sempre e solo le stesse persone che da anni sono ormai diventati gli unici artefici della vita culturale (si fa per dire) della città?
Potrei rispondere che l’iniziativa privata è stata, fin dall’inizio della sua Amministrazione, costantemente mortificata. Infatti sin dai primi anni si è provveduto ad escludere gli operatori che, anche con grandi sforzi, cercavano di proporre iniziative  in favore del territorio. Oserei dire che si può partire addirittura da prima, ovvero da quando lei ricopriva l’incarico di Assessore al Turismo della Provincia di Chieti.
Già da li ci furono le prime avvisaglie di come sarebbe cambiata la vita riguardo al comparto dell’intrattenimento e della cultura  in città .
Personalmente potrei portare molti esempi  di come si tendesse ad agevolare certi operatori a scapito di altri. Per brevità, al momento, mi astengo dal citare nomi e fatti ma che qualora si dovesse ritenere necessario non avrò problemi ad enunciarli a chi di competenza.
Sono tanti i soprusi patiti in questa città da persone come me che avevano l’unica aspirazione a portare nel posto dove vivevano il meglio di quello che avevano maturato in anni di esperienza. Sono stato costretto ad andare a lavorare fuori portando le mie cose in tutta Italia e quando mi rivolgevo a questo territorio ero costretto a farlo in altri posti limitrofi quali San Salvo e Pescara. Oggi devo sentirmi dire che i cittadini non propongono iniziative. Ma chi vuole prendere in giro?
Ma senza tornare troppo dietro nel tempo, qualche anno fa mi sono visto scippare un spettacolo di un notissimo showman siciliano da me proposto, poi finito guarda caso nelle mani di uno dei promoter locali più vicini all’Amministrazione. Che dire delle varie proposte artistiche effettuate per le varie festività puntualmente ignorate, neanche degne di una qualsiasi risposta. Vogliamo andare a vedere chi ha venduto spettacoli al comune negli ultimi anni? Scoprirete che la regia è sempre la stessa. Ma queste sono cose note a tutti. Tutti le sanno ma nessuno le dice.
Lo stesso gestore del Palasport di Vasto, poco dopo la ristrutturazione, forse temendo di non riuscire a coprire le spese di gestione, mi chiese di proporgli iniziative da tenersi dentro la struttura. Non mancai di proporgliene tre: un concerto (un numero zero), uno spettacolo per Bambini ed una fiera. Solo in un caso fui praticamente obbligato a fare una riunione con l’iperrmegagalatticosupervisore all’intrattenimento vastese che di Salvatore ha ben poco tranne che nel cognome che porta, ovviamente per sentirmi dire un “no non si può fare”, negli altri due casi il no mi venne direttamente dal responsabile dell’Associazione che gestisce la struttura, lo stesso che mi invitò ad inoltrargli proposte, se non è ipocrisia questa.
A proposito, facendo salve le giuste aspirazioni di chi fa l’imprenditore e si è candidato a gestire un impianto sportivo pubblico, è possibile ancora chiedersi qualcosa riguardo alla strana commistione tra pubblico e privato che si respira nel PalaBBC? Cosa che probabilmente non configura reati ma imponenti motivi di opportunità politica certo si.
Perché i responsabili delle Associazioni, gli organizzatori che in questi anni hanno visto mortificare le loro iniziative tacciono? Perché non uscite allo scoperto denunciando con chiarezza che questa Amministrazione prende in giro chi propone cose che non passino per la solita “corte dei Miracoli” che si spartisce la torta dell’intrattenimento e della cultura a Vasto.
La scorsa estate Vasto Marina che da sempre è stata la location più usata per spettacoli ed iniziative di intrattenimento ha visto montare il palco alla rotonda per tre volte soltanto, per tre manifestazioni tutte organizzate da privati. Proviamo a chiedere al Consorzio dei commercianti di Vasto Marina quanto siano stati agevolati nella organizzazione delle due manifestazioni riferite alla notte americana ed alla notte rosa, di come a pochi giorni dalla loro realizzazione stessero entrambe saltando anche per l’inerzia e l’inettitudine di chi in Comune ha l’obbligo di garantire determinati servizi.
La verità, caro Signor Sindaco, è che in questa città non vediamo l’ora che l’aria cambi perché non se ne può più della incapacità e della presunzione. Non se ne può più di vedere costantemente mortificate le iniziative ed oggi sentirla lamentarsi del fatto che nessuno propone più niente. E ci mancherebbe altro che la gente sia ancora disposta a farsi prendere in giro da lei e dai suoi accoliti.
Sono aperte scommesse su chi sarà la persona che quest’anno, come in tutti gli anni precedenti, realizzerà  le manifestazioni in questa città. Si dirà, mentendo, che solo lui propone progetti e manifestazioni o che solo le sue proposte, sono degne dell’attenzione dei grandi consulenti ed esperti di cui può avvalersi la sua giunta.
Qualche spazio si può sempre trovare, certamente, se non si chiedono soldi, se si fa tutto da soli, anzi se si riesce a vincere anche l’inerzia e le difficoltà che l’Amministrazione ti para davanti (oltre a tutte le difficoltà di tipo organizzativo e di rischio economico), ma il tutto si riduce al concerto del Coro di casa nostra e della Compagnia teatrale dialettale, senza nulla togliere a queste lodevoli iniziative, tra l’altro, le uniche rimaste.
Si può sopportare più o meno fittizi forum sul turismo, un più o meno finto coinvolgimento delle risorse locali fatte con cadenza periodica ma adesso sentirsi pure presi per i fondelli con ridicole affermazioni, questo no. La misura è colma. Non si dia pena per dare motivazioni a ciò che è ingiustificabile. Un suggerimento mi senti di darglielo però, da domani si dedichi ad altre avventure politiche in ambito nazionale e lasci stare questo territorio. L’aria che si respira qui da un pò di tempo somiglia a quella di alcune altre regioni del sud Italia e sa di torbido, di omertà e di malaffare ma molto meno organizzato e più peracottaro ma non per questo meno pericoloso ed eticamente discutibile.
Saluti
Stefano Comparelli

Responsabile P.I.M.S. Group e Produttore Artistico

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