Lettera aperta al Sindaco Lapenna alla luce delle affermazioni sul
Carnevale.
Alla lettura di certe affermazioni fatte dal primo
cittadino di questa città non si può che restare allibiti. Questo stato d’animo
mi ha colto dopo aver letto le patetiche giustificazioni che lei, Signor
sindaco avrebbe inviato ai giornali in risposta alle polemiche scatenatesi sui
mancati festeggiamenti per il carnevale.
Siamo al ridicolo, si vuole far ricadere sui cittadini e sui
privati la mancanza di iniziative e l’inerzia culturale che patisce da tempo
questa città.
Da cittadino allora mi faccio e le faccio una domanda:Perché in questa città operano nel settore dell’intrattenimento
sempre e solo le stesse persone che da anni sono ormai diventati gli unici
artefici della vita culturale (si fa per dire) della città?
Potrei rispondere che l’iniziativa privata è stata, fin
dall’inizio della sua Amministrazione, costantemente mortificata. Infatti sin
dai primi anni si è provveduto ad escludere gli operatori che, anche con grandi
sforzi, cercavano di proporre iniziative in favore del territorio. Oserei
dire che si può partire addirittura da prima, ovvero da quando lei ricopriva
l’incarico di Assessore al Turismo della Provincia di Chieti.
Già da li ci furono le prime avvisaglie di come sarebbe
cambiata la vita riguardo al comparto dell’intrattenimento e della cultura
in città .
Personalmente potrei portare molti esempi di come
si tendesse ad agevolare certi operatori a scapito di altri. Per brevità, al
momento, mi astengo dal citare nomi e fatti ma che qualora si dovesse ritenere
necessario non avrò problemi ad enunciarli a chi di competenza.
Sono tanti i soprusi patiti in questa città da persone
come me che avevano l’unica aspirazione a portare nel posto dove vivevano il
meglio di quello che avevano maturato in anni di esperienza. Sono stato
costretto ad andare a lavorare fuori portando le mie cose in tutta Italia e
quando mi rivolgevo a questo territorio ero costretto a farlo in altri posti
limitrofi quali San Salvo e Pescara. Oggi devo sentirmi dire che i cittadini
non propongono iniziative. Ma chi vuole prendere in giro?
Ma senza tornare troppo dietro nel tempo, qualche anno
fa mi sono visto scippare un spettacolo di un notissimo showman siciliano da me
proposto, poi finito guarda caso nelle mani di uno dei promoter locali più
vicini all’Amministrazione. Che dire delle varie proposte artistiche effettuate
per le varie festività puntualmente ignorate, neanche degne di una qualsiasi
risposta. Vogliamo andare a vedere chi ha venduto spettacoli al comune negli
ultimi anni? Scoprirete che la regia è sempre la stessa. Ma queste sono cose note
a tutti. Tutti le sanno ma nessuno le dice.
Lo stesso gestore del Palasport di Vasto, poco dopo la
ristrutturazione, forse temendo di non riuscire a coprire le spese di gestione,
mi chiese di proporgli iniziative da tenersi dentro la struttura. Non mancai di
proporgliene tre: un concerto (un numero zero), uno spettacolo per Bambini ed
una fiera. Solo in un caso fui praticamente obbligato a fare una riunione con l’ iperrmegagalatticosupervisore
all’intrattenimento vastese che di Salvatore ha ben poco tranne che nel cognome
che porta, ovviamente per sentirmi dire un “no non si può fare”, negli altri
due casi il no mi venne direttamente dal responsabile dell’Associazione che
gestisce la struttura, lo stesso che mi invitò ad inoltrargli proposte, se non
è ipocrisia questa.
A proposito, facendo salve le giuste aspirazioni di chi
fa l’imprenditore e si è candidato a gestire un impianto sportivo pubblico, è
possibile ancora chiedersi qualcosa riguardo alla strana commistione tra
pubblico e privato che si respira nel PalaBBC? Cosa che probabilmente non
configura reati ma imponenti motivi di opportunità politica certo si.
Perché i responsabili delle Associazioni, gli
organizzatori che in questi anni hanno visto mortificare le loro iniziative
tacciono? Perché non uscite allo scoperto denunciando con chiarezza che questa
Amministrazione prende in giro chi propone cose che non passino per la solita
“corte dei Miracoli” che si spartisce la torta dell’intrattenimento e della
cultura a Vasto.
La scorsa estate Vasto Marina che da sempre è stata la
location più usata per spettacoli ed iniziative di intrattenimento ha visto
montare il palco alla rotonda per tre volte soltanto, per tre manifestazioni
tutte organizzate da privati. Proviamo a chiedere al Consorzio dei commercianti
di Vasto Marina quanto siano stati agevolati nella organizzazione delle due
manifestazioni riferite alla notte americana ed alla notte rosa, di come a
pochi giorni dalla loro realizzazione stessero entrambe saltando anche per
l’inerzia e l’inettitudine di chi in Comune ha l’obbligo di garantire
determinati servizi.
La verità, caro Signor Sindaco, è che in questa città
non vediamo l’ora che l’aria cambi perché non se ne può più della incapacità e
della presunzione. Non se ne può più di vedere costantemente mortificate le
iniziative ed oggi sentirla lamentarsi del fatto che nessuno propone più
niente. E ci mancherebbe altro che la gente sia ancora disposta a farsi
prendere in giro da lei e dai suoi accoliti.
Sono aperte scommesse su chi sarà la persona che quest’anno,
come in tutti gli anni precedenti, realizzerà le manifestazioni in questa
città. Si dirà, mentendo, che solo lui propone progetti e manifestazioni o che
solo le sue proposte, sono degne dell’attenzione dei grandi consulenti ed
esperti di cui può avvalersi la sua giunta.
Qualche spazio si può sempre trovare, certamente, se non
si chiedono soldi, se si fa tutto da soli, anzi se si riesce a vincere anche
l’inerzia e le difficoltà che l’Amministrazione ti para davanti (oltre a tutte
le difficoltà di tipo organizzativo e di rischio economico), ma il tutto si
riduce al concerto del Coro di casa nostra e della Compagnia teatrale
dialettale, senza nulla togliere a queste lodevoli iniziative, tra l’altro, le
uniche rimaste.
Si può sopportare più o meno fittizi forum sul turismo,
un più o meno finto coinvolgimento delle risorse locali fatte con cadenza
periodica ma adesso sentirsi pure presi per i fondelli con ridicole
affermazioni, questo no. La misura è colma. Non si dia pena per dare
motivazioni a ciò che è ingiustificabile. Un suggerimento mi senti di darglielo
però, da domani si dedichi ad altre avventure politiche in ambito nazionale e
lasci stare questo territorio. L’aria che si respira qui da un pò di tempo
somiglia a quella di alcune altre regioni del sud Italia e sa di torbido, di
omertà e di malaffare ma molto meno organizzato e più peracottaro ma non per
questo meno pericoloso ed eticamente discutibile.
Saluti
Stefano Comparelli
Responsabile P.I.M.S. Group e Produttore Artistico
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