Carissimi! Vi dico la verità, non mi siete mancati per niente.
Sono appena tornato da Santiago de Compostela ma dovrei dire dal giro della Spagna, visto che in treno, io e il mio compagno di viaggio Gianni, l'abbiamo attraversata in lungo ed in largo.
Il calendario del mio studio segna ancora marzo e la pagina di Facebook scoppia di notifiche che probabilmente non guarderò.
Sono appena tornato da Santiago de Compostela ma dovrei dire dal giro della Spagna, visto che in treno, io e il mio compagno di viaggio Gianni, l'abbiamo attraversata in lungo ed in largo.
Il calendario del mio studio segna ancora marzo e la pagina di Facebook scoppia di notifiche che probabilmente non guarderò.
Dopo aver percorso migliaia di chilometri in nave e col treno e solo 150 circa a piedi, la tastiera non mi attrae. Nemmeno le foto che ho scattato riescono ad esprimere come vorrei il "cammino" percorso. Penso quindi che aspetterò qualche altro momento per iniziare a raccontare "qualcosa" del "magico viaggio" anche perché il problema è proprio questo: da dove iniziare?
Dal ritardo della nave che ci ha fatto perdere il treno notturno per Lugo oppure dai paesaggi osservati dal finestrino del treno successivo? Dalle storie delle persone incontrate, partendo dal candidato alle prossime consultazioni regionali del Lazio, che a Civitavecchia, vedendomi passare, mi ha chiamato col megafono: "Assessore", perché si era ricordato di me per avermi incontrato a Vasto durante una festa dell'IdV, fino a quella di un ex operaio della Mercedes di Barcellona che dal giorno della pensione attraversa a piedi la Spagna e non ha alcuna intenzione di tornare a casa.
Potrei parlare di sensazioni, di clima, di cucina, di arte, di tecnologia, di infrastrutture, di economia, di antropologia perfino di "Fede".
Potrei parlare di sensazioni, di clima, di cucina, di arte, di tecnologia, di infrastrutture, di economia, di antropologia perfino di "Fede".
Piano piano, appena organizzerò nella mia mente almeno un piccolo schema ......
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