domenica 19 luglio 2015

Cronaca di una notte "IN" bianco




Ieri sera volevo "osservare" l'intervento di Roby Santini a piazza Caprioli. Ho aspettato fino a quasi mezza notte poi me ne sono andato perché, nonostante la buona musica, non sopportavo gli interventi della vocalist. Non è colpa sua. E' colpa mia che sono esigente. Lei può migliorare. Io no.
Tornato a casa ho atteso che i primi "visitors del piss" che non si sono fatti attendere molto. Era circa mezzanotte e un quarto quando ho sorpreso il primo, dentro il mio cortiletto. Al mio urlo: "stronzo pezzo di merda", è fuggito strepitando e avvisando i compari: "Uaijù, squaiateve! Uaijù, squaiateve!". 
Avrei voluto informarlo del fatto che quello che chiama papà, non è suo padre e sulla maniera in cui la madre lo aveva concepito, ma non me ne ha dato il tempo.
Lo faccio qui: Come di consueto il marito di sua madre era al pub a vedere la partita della Juve mentre la madre riceveva, contemporaneamente, i suoi cinque amanti nella sua camera da letto. Non si può dire chi fra questi cinque è il padre. Sarebbe necessaria l'analisi del DNA. Potrei scendere nei particolari ma ora i nervi sono distesi e non ne sento l'esigenza.
Dopo aver provveduto a gettare alcuni secchi d'acqua sul "prodotto" - spero di non essere multato, vista l'ordinanza sull'utilizzo dell'acqua - non avendo sonno, mi sono appollaiato dietro le persiane a godere di un bel venticello che si stava alzando. Ne ho viste di tutti i colori. Penso che le telecamere del mio vicino possano fornirgli un o spettacolo molto godibile. 
Hanno parcheggiato un furgone davanti alla porta di un magazzino e questa collocazione favoriva l'uso di quel luogo come se fosse un water ideale. File di persone. Forse si era sparsa la voce, tanto che ho visto correre verso quel posto, una donna, molto ben vestita, reggendo la gonna con una mano e coprendo "Gina Lava" con l'altra.
Ho pensato che essere scortese non era la cosa migliore e, ad un signore sulla cinquantina che stava per urinare sul muro di fronte a casa mia ho gentilmente chiesto di spostarsi leggermente più avanti. Costui, già con la patta aperta, senza fiatare, si è recato sul muro della casa più lontana e con tanta naturalezza ha espletato i suoi bisogni. Poi ha usato fazzolettini di carta per pulirsi, lasciandoli nella pozzanghera da lui formata ed è tornato dagli amici che lo aspettavano. Poco è mancato che lasciasse una mancia nel piattino. Probabilmente non lo ha fatto perché non c'era ... il piattino.
Il tempo scorreva tra arrivi e partenze di rumorosi motorini e musica a palla. Pensavo che la notte diventasse noiosa ma ... colpo di scena. Arriva "la bella ubriacata nel Vasto".
Erano quasi le tre e mezzo quando, accompagnato da un ragazzo, una bella ragazza dai lunghi capelli neri e "simpatica" minigonna, sotto la mia finestra urlava parolacce ed improperi agli amici che non erano li con lei. Diceva di stare male e tentava di vomitare. Le telefonate agli amici erano del tono: "che cazzo! Quando avete bisogno io ci sono sempre ed ora voi dove siete?" Loro rispondevano: "dove sei?" Non lo so. Cercatemi! Rispondevano lei e l'amico. Conosco tutti i nomi dei ragazzi che hanno raggiunto la coppia ma non li farò. Devo dire che, quando verso le 4 e mezza mi sono affacciato per far capire che esistevo, la ragazza mi ha quasi chiesto scusa e si è allontanata, mentre gli altri hanno abbassato la voce.
Ad un certo punto sentivo le note di "Mamma Maria" dei Ricchi e Poveri. "Meno male! Sto sognando, vuol dire che sto dormendo".  Manco per niente! Era proprio la canzone del gruppo genovese. Siccome al peggio non c'è fine, a questa seguì una sequenza di house anni 90 mista a Celentano, Rino Gaetano, Claudia Mori ed altro, ad un volume altissimo. A quel punto, come nella canzone "Ancora" di Eduardo De Crescenzo, mi sono rivestito e sono andato a vedere chi era ancora intento a "festeggiare". 
Nove. Erano nove persone compresi i Dj. Che geni! Tutto quel volume per nulla. Da lontano vedo arrivare dei "lampeggianti". Sono andato via. Non volevo che qualcuno mi dicesse: "E ti pareva che dove c'è casino non ci fossi tu!".
Hanno abbassato il volume ma la notte non era finita. Mentre suonava "Born to be alive" una ragazza non riusciva a togliere il cavalletto dal suo motorino. Quando ci riuscì cadde dal bordo del marciapiede su cui aveva parcheggiato. Stavo per andare a soccorrerla ma una sua amica (più grande) l'ha aiutata a rialzarsi e ripartire. In quel momento mi sono accorto che suonava Sandy Marton "People from Ibiza". 
Era giorno.

P.S. L'immagine l'ho "rubata" dal webNon ho riletto quello che ho scritto. Ora ho sonno. Lo farò nel pomeriggio .... forse.

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