Ieri l'amico Mauro ha pubblicato su Facebook una foto.
Metteva in evidenza il fatto che all'arrivo delle strisce pedonali era stato ricavato un parcheggio per portatori di handicap (o scegliete voi un'alta parola che indichi questa categoria di persone) che si sovrapponeva a queste. Se un avente diritto parcheggia in quello spazio, dove passa il pedone?
Metteva in evidenza il fatto che all'arrivo delle strisce pedonali era stato ricavato un parcheggio per portatori di handicap (o scegliete voi un'alta parola che indichi questa categoria di persone) che si sovrapponeva a queste. Se un avente diritto parcheggia in quello spazio, dove passa il pedone?
Sono andato sul posto e ho avuto conferma dell'incongruenza.
Posso pensare che, non essendo più in funzione in quel luogo l'Istituto d'Arte, qualcuno abbia ritenuto inutile il passaggio pedonale e preferito sistemare il parcheggio "giallo", tuttavia la "zebratura" non è stata cancellata. Si crea quindi incertezza.
Anche in altri ambiti cittadini l'usura ha provveduto a cancellare il bianco ma il "passaggio" è rimasto.
Alla luce di questo io penso: "che fine ha fatto il cervello?"
Il cervello di chi opera nel settore. Il cervello di chi "spreca" chilometri di vernice per segnare inutilmente strade del centro con nuove righe "ornamentali" (mi diranno che sono previste dal codice della strada) e non pensa che interventi come questo segnalato possano essere un pericolo o quanto meno causa di confusione.
Allora il mio pensiero vaga e volge verso chi questo cervello deve attivare.
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