Non comprendevo perché Vittorio Sgarbi si ostina a definire “Capra” alcune persone, ora l’ho capito.
In merito al mio intervento sull’incuria di Palazzo d’Avalos, mi aspettavo una risposta dall’assessore ai servizi e manutenzioni oppure dell’assessore alla cultura, non certo dall’assessore ai lavori pubblici. Ma il tipo ormai lo conosciamo. Non avendo nulla da dire, altro non fa che criticare il sottoscritto. Ma che senso ha dire cose come: “Perché chi è stato Assessore Comunale alla Cultura non ha fatto di meglio?” Non ha senso. Intanto mettiamo i puntini sulle i. E quindi: Chi ha proposto di usare i 32 mila euro per eseguire lavori che adesso permetteranno all'assessore di “inaugurare” l'ennesimo lavoro nel quale lui non c'entra assolutamente nulla? Prima della risposta va sottolineato che a Vasto abbiamo creato la figura dell'assessore ai LLPP inauguratore. Vale a dire dell'assessore che non fa i progetti, non dirige i lavori, non stanzia un euro, si occupa prevalentemente di teleferiche e inaugura le opere pubbliche rigorosamente realizzate da altri. Torniamo alla domanda. Chi ha “deciso” di usare i 32 mila euro etc. etc.? Risposta: IO.
Poi credo sia il caso di spiegare al lettore, che spetta al settore LLPP sia la realizzazione dei lavori, sia l’espletamento di tutte le procedure e gli adempimenti necessari all’esecuzione. All’Assessore alla Cultura dell’epoca competeva solo la “ispirazione” e magari ... la “pressione” affinché certe opere si realizzassero.
Il mio precedente articolo prendeva spunto dal crollo avvenuto a Pompei. Crollo dovuto alla mancata manutenzione e dai mancati controlli su questo storica struttura. Da qui evidenziavo le “mancanze” inerenti il nostro edificio “immagine”. Non mi sono, nemmeno per sogno, dilungato su tutto il patrimonio storico cittadino lasciato nel più totale abbandono. Figuriamoci! Vogliamo iniziare l’elenco a partire dal Palazzo Genova-Rulli?
Ma di che parla l’assessore ai LLPP quando dice “recupereremo le altre 5 stanze”? Forse dimentica quali sono i problemi e forse non conosce quali sono le procedure? E quando aggiunge “va vietato il parcheggio sul selciato” lo sa o non lo sa che il cortile è proprietà privata. E chi era l’Assessore “cattivo”, che quando c'era lui non vi parcheggiava alcuno? Sempre IO. Quello che ha fatto “chi è stato Assessore alla Cultura” lo sa la gente ed è riscontrabile sui documenti. Mi fermo qui, tuttavia lasciatemi esclamare (in questo caso): “Povero Bondi!” Anni ed anni di incuria e abbandono caricati di colpo sulle spalle del Ministro perché, “mannaggia a li pescetti”, proprio ora si è decisa a cadere la Schola Armaturarum.
5 commenti:
Sarò molto concreto. Ci sono i soldi per la manutenzione del Palazzo D'Avalos?
Il cortile è privato? E a chi appartiene? E perchè lei si preoccupa del selciato di un privato? Quando ci fanno rassegne o convegni di partito, è questo privato che percepisce l'affitto? Quali altre parti del palazzo sono di proprietà di privati? Mica i locali del museo!?
Come convivono pubblico e privato? Vanno d'accordo o sono frequenti le dispute?
Dove si può trovare una planimetria del palazzo?
Se ci si tenesse, i soldi per la "manutenzione" ci sarebbero.
Accedono al cortile anche altri due proprietari del Palazzo. Il selciato, in proporzione, è anche di questi (in ogni caso ho usato il termine "privato" per dire che non è uno spazio accessibile con le autovetture, senza permesso. La comproprietà è il vero problema del d'Avalos e i rapporti tra comproprietari è di "sopportazione reciproca". Quando ci incontreremo, mi pregero di fornire una pianta del d'Avalos ( tratta dalla mia tesi di laurea)
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