Un grazie e un bravo, Architetto. Queste sono argomenti e storie che ci piacerebbe sentire più spesso, specialmente con questo tono narrativo e senza polemiche. Quello scoglio, con il suo vortice sul versante a riva, risucchiò anche me e mi costrinse a imparare a nuotare "alla càccinelle" (stile ingiustamente ignorato dalle Olimpiade). La prossima puntata non dimentichi la colonia marina che aveva le strutture in fondo alla pinetina.
E si, molto bello decisamente! A me dissero che la sirenetta si stava aggiustando il costume... (ancora non vivevo a vasto, quando la piazzarono, ma se ne parlò come di una cosa bellissima, ameno per noi ragazzini) Quindi c'è ancora quello scoglio; me lo ricordo anche io, ed era meta anche per noi, ricordo ne parlai in un post tempo fa, insieme alle giornate intere passate al mare con la siesta alla pineta vicino La Bitta (so che c'è lo stabile ma non ricordo il nome adesso se è lo stesso) Per la rotonda, io l'ho memorizzata che sotto c'era la guardia medica estiva, ricordandomi, questo già nell'85 però, ci fu una invasione di meduse, e li c'era la fila per farsi mettere l'ammoniaca sulle striscie infiammate che queste meduse ci lasciavano addosso... Le dune invece le ricordo per altri motivi serali estivi e meno estivi.. (ma ero già ragazza :D) se lo trovo, mi vado a vedere la prima parte...
A proposito della cantina di Ciccopalletta, vorrei raccontarle un episodio che mi narrò mio nonno paterno, fedele e assiduo frequentatore di quel nobile locale. La storia non garantisco sia vera, come lei sa i vastesi sono dei gran “pallonari”, ma questa è così bella che mi piacerebbe fosse vera. Narra mio nonno che durante uno dei pomeriggi in cui si ritrova coi compari da Ciccopalletta per una passatella, udirono urla e frastuono provenienti dalla piazza Rossetti. Si precipitarono fuori rovesciando sedie e tavoli per la fretta, ma fecero appena in tempo a vedere uno spettacolo irripetibile. Successe che a un “traìno” che risaliva l’attuale corso Nuova Italia con sopra una enorme botte di vino, si spezzarono le bardature del cavallo così che il carretto, ormai senza ancoraggi e freni, retrocedeva di gran carriera, tra le urla atterrite dei presenti in piazza. La corsa, sempre più precipitosa, si arrestò sul bordo della fontana, ancora in costruzione, e la botte con gran frastuono fu proiettata dentro la stessa fontana, dove si sfracellò riempiendola di vino. Gli avventori della cantina, all’unisono e senza alcuna incertezza, arraffarono i bicchieri dai tavoli e si precipitarono attorno alla fontana. Alcuni riuscirono anche a portarsi dietro la sedia. Appena attorno al bordo della fontana, ormai rossa di vino, cominciarono a riempire i bicchieri e a bere tra risate e schiamazzi. Pare che la faccenda andò avanti fino a tarda sera, tra un pubblico divertito da quell’inatteso spettacolo e la disperazione di Ciccopalletta che per quel giorno ebbe la cantina vuota.
@ Cissosan, che tu sappia, hanno almeno dato un piccolo omaggio al proprietario del carretto, nonchè competitore vincente di Ciccopalletta per un giorno? :)
Ma la prima parte, è il video della prima discoteca a Vasto?
Caro Cicco, credo che la storia sia vera, perchè anche mio nonno raccontava quella storia. Diceva che lui (Mastro Peppino Laccetti) ed i fratelli lavoravano alla realizzazione del palazzo (scolastico) quando successe il fatto.
Cara Maria, si e quella, devo dire al "titolista" di sistemare meglio i titoli.
5 commenti:
Un grazie e un bravo, Architetto.
Queste sono argomenti e storie che ci piacerebbe sentire più spesso, specialmente con questo tono narrativo e senza polemiche.
Quello scoglio, con il suo vortice sul versante a riva, risucchiò anche me e mi costrinse a imparare a nuotare "alla càccinelle" (stile ingiustamente ignorato dalle Olimpiade).
La prossima puntata non dimentichi la colonia marina che aveva le strutture in fondo alla pinetina.
E si, molto bello decisamente!
A me dissero che la sirenetta si stava aggiustando il costume... (ancora non vivevo a vasto, quando la piazzarono, ma se ne parlò come di una cosa bellissima, ameno per noi ragazzini)
Quindi c'è ancora quello scoglio; me lo ricordo anche io, ed era meta anche per noi, ricordo ne parlai in un post tempo fa, insieme alle giornate intere passate al mare con la siesta alla pineta vicino La Bitta (so che c'è lo stabile ma non ricordo il nome adesso se è lo stesso)
Per la rotonda, io l'ho memorizzata che sotto c'era la guardia medica estiva, ricordandomi, questo già nell'85 però, ci fu una invasione di meduse, e li c'era la fila per farsi mettere l'ammoniaca sulle striscie infiammate che queste meduse ci lasciavano addosso...
Le dune invece le ricordo per altri motivi serali estivi e meno estivi.. (ma ero già ragazza :D)
se lo trovo, mi vado a vedere la prima parte...
A proposito della cantina di Ciccopalletta, vorrei raccontarle un episodio che mi narrò mio nonno paterno, fedele e assiduo frequentatore di quel nobile locale.
La storia non garantisco sia vera, come lei sa i vastesi sono dei gran “pallonari”, ma questa è così bella che mi piacerebbe fosse vera.
Narra mio nonno che durante uno dei pomeriggi in cui si ritrova coi compari da Ciccopalletta per una passatella, udirono urla e frastuono provenienti dalla piazza Rossetti.
Si precipitarono fuori rovesciando sedie e tavoli per la fretta, ma fecero appena in tempo a vedere uno spettacolo irripetibile. Successe che a un “traìno” che risaliva l’attuale corso Nuova Italia con sopra una enorme botte di vino, si spezzarono le bardature del cavallo così che il carretto, ormai senza ancoraggi e freni, retrocedeva di gran carriera, tra le urla atterrite dei presenti in piazza.
La corsa, sempre più precipitosa, si arrestò sul bordo della fontana, ancora in costruzione, e la botte con gran frastuono fu proiettata dentro la stessa fontana, dove si sfracellò riempiendola di vino.
Gli avventori della cantina, all’unisono e senza alcuna incertezza, arraffarono i bicchieri dai tavoli e si precipitarono attorno alla fontana. Alcuni riuscirono anche a portarsi dietro la sedia.
Appena attorno al bordo della fontana, ormai rossa di vino, cominciarono a riempire i bicchieri e a bere tra risate e schiamazzi. Pare che la faccenda andò avanti fino a tarda sera, tra un pubblico divertito da quell’inatteso spettacolo e la disperazione di Ciccopalletta che per quel giorno ebbe la cantina vuota.
@ Cissosan, che tu sappia, hanno almeno dato un piccolo omaggio al proprietario del carretto, nonchè competitore vincente di Ciccopalletta per un giorno? :)
Ma la prima parte, è il video della prima discoteca a Vasto?
Caro Cicco, credo che la storia sia vera, perchè anche mio nonno raccontava quella storia. Diceva che lui (Mastro Peppino Laccetti) ed i fratelli lavoravano alla realizzazione del palazzo (scolastico) quando successe il fatto.
Cara Maria, si e quella, devo dire al "titolista" di sistemare meglio i titoli.
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