E alla fine gli irriducibili si sono dichiarati: aboliamo dalla Costituzione la XII Disposizione Transitoria che vieta la ricostituzione del Partito Fascista (e quindi anche la legge Scelba n.645 del 1952 che condannava l’apologia di quel partito). Questa la proposta di legge costituzionale firmata da quattro “senatori” del PDL, tra cui anche il farmacista di Tollo Fabrizio Di Stefano.
Sembrava che la Lega l’avesse sparata proprio grossa qualche giorno addietro proponendo gli “eserciti regionali”, ma questa dei veterofascisti del PDL è di gran lunga più squallida e devastante politicamente. Come se in Italia non avessimo altre scadenze o altre norme da applicare o disapplicare per modernizzare questo Paese, come se dei senatori, con ciò che ci costano, non avessero altro da fare che coltivare ideologie passatiste!
Ciò che sconcerta, soprattutto in Di Stefano, che, giova ricordarlo, è il capo del PDL in provincia di Chieti, è l’assoluta mancanza di consapevolezza di ciò che fu il Fascismo per l’Italia e l’Europa, ovvero razzismo e violenza politica e l’insensibilità per il disgusto che provoca in Italia il solo evocare quelle storie di “olio di ricino”…. Al punto che pur ammettendo che “chi volesse ricostituire il Fascismo, più che interessare la giustizia, dovrebbe interessare la psichiatria”, alla precisa domanda:”Si definirebbe, oggi, antifascista?” Ha risposto prontamente: “No!”.
Si ha notizia che la proposta di legge, su pressione del Presidente del Senato e dei vertici del PDL, sarà ritirata! Resta lo sconcerto che in quattro l’abbiano pensata e firmata e uno dei quattro comanda anche il PDL di Vasto.
2 commenti:
Una nota oziosa e di nessuna rilevanza civica, nè politica.
Non credo che il Nicolangelo abbia pensato alla
psichiatria quando un certo Bertinotti disse di voler rifondare il comunismo!
che sonno...
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