“LA CORDE CANDA LI TIRE TROPPE SI SPEZZE. La corda quando la tiri troppo si spezza”.
Ancora una volta, leggo e traggo da NoiVastesi, dove – non credo a caso – il citato proverbio è dato immediatamente dopo un post in cui si dice delle candidature ...“scelte”, per Vasto, dal segretario locale e dal responsabile regionale IDV.
Qual è la notizia? “All'ex assessore ai Lavori pubblici – si legge su Vasto-Web linkato - non va giù che il capolista dell'Idv alle prossime elezioni debba essere un esterno”. Chi sia il detto “esterno”, uno di quei tanti che si candideranno (o che verrano “democraticamente inventati’ in tutte le liste), non ci può interessare più di tanto, mentre è utile dire che il citato (...anche lui presto divenuto ex) assessore, è tale Corrado Sabatini, già alla corte Lapenna e ora definito un “fortiano”.
Si potrebbe, anche in questo caso, dire “affar suo ...affari loro”. In realtà, in questa faccenda, c’è un qualcosa che deve interessarci tutti: una magagna ‘democratica’ ben evidente in una domanda fatta al “personaggio” di casa Valori dal giornalista.
Dice: “Lei ha chiesto al partito garanzie sul fatto che il primo degli eletti diventerà assessore in caso di vittoria del centrosinistra alle elezioni comunali...”. Sta indicare (presunzione elettorale a parte) che si da come scontato che un consigliere (quando non un partito) possa pretendere che un Sindaco - eletto ora con innovativa e indicativa legge dai cittadini - debba essere condizionato e anzi coartato, prima o dopo, nelle sue prerogative da un qualsiasi membro del Consiglio comunale, un Organo distinto e diverso, per quanto la legge dice e prevede, dal Primo Cittadino e dalla sua Giunta. Non mi sia dia dell’ingenuo, so bene ...come vanno “le cose di questo mondo”, ma manifestarlo così platealmente indica o curiosa ingenuità mediatica o, peggio, di quanto tal ex assessore (ovunque si vorrà mettere in lista) sia mal-educato alla vita politica amministrativa.
E allora, ben si fa notare che “la corde, canda li tire troppe si spezze”. Il che non riguarda tanto il destino civico di tale pretendente al ‘soglio’ assessorile, ma sta a dire che un cittadino non possa e non debba avallare tale in-decente abuso delle leggi e della cosa pubblica. Siamo d’accordo?
Giuseppe F. Pollutri
1 commento:
Io sì, d'accordissimo. Piccola cosa che forse non vorrà dire poi molto, ma indica quantomeno il pressapochismo (e anche il pochismo) del "personaggio". Il Sabatini nel suo dire - mi sono preso la briga di andare sul blog dello stesso (un post ogni ... inizio di stahione!) - chiama e ancora cita il suo, ed ora non più suo, Sindaco col nome "La Penna". Uno che gli ha fatto da assessore e che ancora non ha capito bene come si chiami!
Dice: "può essere che non mi ricandido neppure"... Meno male, almeno questo (anche se non ci credo)!
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