Vasto, 26.03.2012.- Giunti alla fine del mese di marzo, riteniamo opportuno fare il punto circa le attività messe in campo, dalla pubblica amministrazione, per dare soluzione all’emergenza di Fosso marino.
Restiamo convinti della necessità che la SASI dia immediatamente corso agli impegni presi nel realizzare i lavori, così come individuati, fin dall’inizio, da questo Osservatorio, e consistenti in un nuovo pozzo di raccolta liquami e la realizzazione di una nuova conduttura per l’ampliamento della rete fognaria. Siamo in attesa degli sviluppi della nostra richiesta di accesso agli atti.
Per l’intanto, il Comune ha esperito la gara per l’appalto dei lavori di risanamento igienico, sanitario ed ambientale, considerando necessario, per l’esecuzione del progetto, un importo complessivo di 450.632 euro e considerando base d’asta l’importo di 442.026 euro. Le otto imprese invitate, con procedura negoziata considerando l’urgenza, hanno risposto proponendo ribassi che variano dal 13% al 40% e l’aggiudicazione verrà fatta in favore di quella che ha operato il massimo ribasso, se le ditte fossero state in numero superiore, si sarebbe dovuto tener conto, invece, della media delle offerte di ribasso.
In conseguenza delle offerte pervenute, i lavori dovrebbero essere aggiudicati definitivamente alla De Francesco Costruzioni sas di Isernia (la stessa che ha realizzato il parcheggio multipiano), mentre la consegna dei lavori potrebbe avvenire soltanto dopo “l’approvazione e l’assegnazione di specifiche risorse”, vale a dire, l’approvazione e pubblicazione del bilancio di previsione. Il condizionale è d’obbligo sia perché le risorse non sono ancora effettivamente disponibili ma anche perché, ed è questa la novità, riteniamo sarà necessario verificare la congruità dell’offerta presentata dall’impresa. Infatti, l’altissima percentuale di ribasso proposta, ben il 40%, potrebbe rappresentare una cosiddetta “offerta anomala”, situazione risolvibile con la produzione, da parte dell’impresa, delle giustificazioni relative ai motivi economici e tecnici che hanno consentito di praticare un così forte ribasso. Per “giustificare” si deve produrre una scheda con l’analisi dei prezzi, tenendo conto delle retribuzioni minime della zona per i prestatori d’opera, dei costi medi conosciuti dei materiali e non dovrebbero essere accettate indicazioni di spese generali inferiori al 15%.
Le analisi da noi compiute evidenziano un costo industriale dell’opera di 411.000 euro. L’impresa, con il ribasso offerto, ha proposto 265.215 euro, a cui si aggiungeranno gli 8.606 per oneri di sicurezza. Pur rinunciando al conteggio delle cosiddette spese generali e considerando i tempi di scarso lavoro, riteniamo che l’offerta sia stata straordinariamente bassa.
Sarà per questo indispensabile una verifica di congruità, per il tramite delle “giustificazioni”, che dovrà fugare ogni incertezza circa la qualità dei materiali e l’esecuzione delle opere a regola d’arte, considerando che nulla dovrà o potrà ritardare o fermare le attività che, ricordiamo, dovranno essere ultimate entro 90 giorni.
Nel caso i lavori dovessero essere così affidati, in un rapporto di piena fiducia, c’è da sperare che l’esperienza maturata con la realizzazione, da parte dell’impresa aggiudicataria, del parcheggio multipiano (le cui partite, c’è da immaginare, siano state tutte definitivamente chiuse), sia foriera di un buon risultato. Per noi è indispensabile intervenire, al più presto, su Fosso marino ritenendo, comunque, risolvibile il problema solo a seguito dell’intervento della SASI, che dovrà dar corso ai lavori strutturali a cui si è impegnata.
Osservatorio per Fosso marino
1 commento:
Ho avuto una circoscritta ma ricca esperienza in tema di appalti pubblici; qualcosa per complessivi 12 mil. di euro, ma in tre lotti diversi.
Il ribasso colpisce, ma non è una eccezione; specialmente in tempi come questi, dove acquisire una commessa può essere la salvezza di una impresa.
Ho osservato la procedura di gara, basata su un progetto esecutivo e con un dettagliato computo metrico estimativo che faceva riferimento ad un prezzario regionale LL.PP.
Questo computo, diciamo di riferimento, era stato redatto dallo stesso appaltante, pervenendo così al prezzo base di gara.
In altri termini una lunga lista di moltiplicazioni tra quantità materiali (metri, mc, kg, ecc.) e il corrispondente prezzo desunto dal prezzario di riferimento.
I proponenti non dovevano fare altro che sostituire il prezzo unitario con il corrispondente valore che avevano in testa.
Quindi è stato abbastanza semplice verificare quali erano i fattori che determinavano i ribassi, a parità di quantità dei materiali.
Innanzitutto va detto che gli stessi prezzari di riferimento sono più alti dei valori riscontrabili sul mercato.
Penso che non ci vorrà molto per verificare se quel ribasso importante, sia reale e frutto dell'esperienza e delle economie interne dell'impresa.
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