sabato 25 agosto 2012

Senza titolo.


Ma di cosa dovrei parlare oggi? Forse della pia idea di devolvere il gettone di presenza in beneficenza oppure della realizzazione del "grande" albergo sulla "circonvallazione" e dell'"ira funesta" del pelide Molino che infinite addusse risate agli "achei" e dei "centrini commerciali"?  Meglio andare a cercare fuori notizie simpatiche e "significative":
Da DAGOSPIA:
La campagna pubblicitaria anti-suicidi creata per Transport for London e addebitata all'amministrazione della città che ha ospitato le Olimpiadi ha fatto il giro della rete. Offensiva, fastidiosa, provocatoria. E perfetta. Assolutamente credibile. Un pugno in faccia plausibile al punto di meritare critiche e commenti. Che sono puntualmente arrivati a migliaia, veementi ma spesso anche rispettosi.
Un cartello bianco con il simbolo della metropolitana inglese. La scritta "Kill yourself at home", grande al centro, in rosso. E sotto il disegno di una sedia rovesciata per un'impiccagione riuscita o, a seconda delle tre versioni disponibili, un flacone di sonniferi aperto e vuoto, un tostapane con la schiuma da bagno ancora gocciolante. Poi la spiegazione, scritta più piccola, sotto, elegante: "Perché buttarsi sotto un treno quando è così facile uccidersi tra le mura domestiche? Evitatelo. I nostri clienti e i conducenti ve ne saranno immensamente grati".

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