Ma di cosa dovrei parlare oggi? Forse della pia idea di devolvere il gettone di presenza in beneficenza oppure della realizzazione del "grande" albergo sulla "circonvallazione" e dell'"ira funesta" del pelide Molino che infinite addusse risate agli "achei" e dei "centrini commerciali"? Meglio andare a cercare fuori notizie simpatiche e "significative":
Da DAGOSPIA:
La campagna pubblicitaria anti-suicidi creata per Transport for London e addebitata all'amministrazione della città che ha ospitato le Olimpiadi ha fatto il giro della rete. Offensiva, fastidiosa, provocatoria. E perfetta. Assolutamente credibile. Un pugno in faccia plausibile al punto di meritare critiche e commenti. Che sono puntualmente arrivati a migliaia, veementi ma spesso anche rispettosi.
Un cartello bianco con il simbolo della metropolitana inglese. La scritta "Kill yourself at home", grande al centro, in rosso. E sotto il disegno di una sedia rovesciata per un'impiccagione riuscita o, a seconda delle tre versioni disponibili, un flacone di sonniferi aperto e vuoto, un tostapane con la schiuma da bagno ancora gocciolante. Poi la spiegazione, scritta più piccola, sotto, elegante: "Perché buttarsi sotto un treno quando è così facile uccidersi tra le mura domestiche? Evitatelo. I nostri clienti e i conducenti ve ne saranno immensamente grati".
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