Non passa, all’esame tecnico della provincia di Chieti, il piano Cervellati di Vasto, ossia il piano di riqualificazione del centro storico redatto dall’urbanista bolognese in collaborazione con lo studio tecnico Marino di Vasto. Per i tecnici del settore Urbanistica della Provincia, troppe sarebbero le incongruenze del piano così come ripresentato dall’amministrazione comunale dopo l’approvazione delle osservazioni discusse dal Consiglio comunale, tra le quali una a firma dello stesso progettista che non aveva gradito la decisione del Consiglio, durante la fase dell’adozione, di modificare il perimetro del centro storico da lui individuato. Il professore, molto amareggiato, scrisse: Il perimetro del Centro Storico non corrisponde a quello progettato e consegnato alla amministrazione comunale. L’ingiustificata modifica altera gli obiettivi ed i contenuti del piano isolando la parte storica dal quadro urbano complessivo e ne annulla l’efficacia. La scelta fatta dal Consiglio lede un lavoro fatto con passione e, credo, competenza. L’intervento arbitrario della amministrazione comunale inficia (e ridicolizza) il lavoro svolto. Così stravolto il piano perde di qualsiasi significato politico e culturale e finirà per essere messo in un cassetto come lo fu l’altro elaborato negli anni ‘80”. Ma sarebbero diverse, in sostanza, le note stonate di un piano che, al pari delle norme tecniche di attuazione del Prg, non riesce proprio a vedere la luce. Eppure il sindaco Lapenna dal 2006 annuncia stravolgimenti nella pianificazione territoriale. Annunci che, al momento, sono rimasti tali, visto che i due interventi di sostanza della pianificazione urbanistica, cioè la variante alle norme tecniche del vecchio Prg e l’approvazione del piano del centro storico, sono ancora in fase di definitiva approvazione dopo 6 anni di amministrazione. La Provincia, dal canto suo, vuole avere risposte più precise per quanto concerne la nuova perimetrazione del centro storico, la natura dell’intervento in variante e della Vas presentata. Alla luce di queste indicazioni, martedì prossimo, l’attesa riunione della conferenza dei servizi non potrà procedere al definito via libera del piano. Tocca agli uffici del Comune di Vasto, sguarniti dopo la lettera di dimissioni del dirigente Alfonso Mercogliano dal settore pianificazione del territorio, dare risposte precise ai dubbi sollevati dalla Provincia.
Fonte Vastonotizie
Come dico da tempo spero che questo piano non passi. E' adatto solo a favorire la speculazione edilizia. E' peggio di una ricostruzione post bellica. Vasto si è salvata dai bombardamenti, spero si salvi da questo piano scellerato.
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