venerdì 10 maggio 2013

Tanti auguri al nuovo assessore. E tanti anche a Vasto, che ne ha tanto bisogno.


Mesi di tira e molla, cambi di bandiere e di idee, richieste reiterate che sembravano non poter ottenere risposte concrete, veti incrociati, via Spadaccini dentro Masciulli. Bene, l'operazione doveva sicuramente concretizzare “il rilancio dell'azione amministrativa” tanto auspicato. Ma poi arriva la prima dichiarazione di Masciulli: “Di quale assessorato mi occuperò? Non lo so. Martedì deciderà il sindaco, ma già mi ha detto che le mie saranno deleghe pesanti.” Quindi è palese la mancanza di un progetto. È confessa la casualità del ruolo che si andrà a ricoprire. Non c'è neanche stata la richiesta di un settore da amministrare nel quale si sente di poter dare un apporto decisivo o almeno importante. Niente di tutto questo. Il messaggio è: amministrerò quello che mi faranno amministrare. Per me una cosa vale l'altra. Non è un bel messaggio. Giovedì alle 14 ha firmato. Martedì scoprirà di cosa si dovrà occupare. Quel che è certo è che in questi giorni non potrà prepararsi, studiare, approfondire i problemi di Vasto che dovrà affrontare né gli uomini e le strutture con i quali dovrà cercare di dare risposte a questi problemi. Li scoprirà solo martedì. Cominciamo bene. E adesso ditemi: con esempi come questi, come fare a prendersela con la neo consigliera surrogata Paolino che, come chi si trovi a passare di lì per caso, dice che non ha ancora deciso a quale gruppo consiliare aderire? “Devo ancora valutare”.

3 commenti:

giusfra ha detto...

E' vero che l'hai detto da principio, o per "correttezza", ...indicibile verso di chi del voto elettorale ha fatto strame, ma dopo aver letto quel che al titolo ha fatto seguito nel tuo post, chiedo:
- Auguri (al neo assessore) perchè, di che?
Se cominciassimo a parlarne - con tanto di nome e cognome e foto e appartenenze (!?) - di meno, o per niente, di questi guitti, mediocri nella persona e insulsi in politica...
Su queste basi, quelle che tu stesso, Paolo, illustri e denunci, come si fa a pensare che, comunque, qualcosa di buono possa venirne per Vasto?
Eh dai...!

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Ma la parola "ironia" esiste ancora?

giusfra ha detto...

Ironicamente o meno (ma il titolo per essere inteso in tal senso ha bisogno della lettura del pezzo...), i fenomenti politico-amministrativi del Vasto delle ns attenzioni bubblicistche ci sguazzano e ci campano. Chi è che ci diceva: Di me parlatene pure male, purchè ne parliate!?
Anche di Grillo e dei suoi bei "capogruppi" in Parlamento, mediaticamente ce ne facciamo burla, se non beffe, e così ne stiamo facendo un monumento-guida per la ns Italia e per la nostra vita...
Pure di Lapenna ne è stata fatta tanta di ...ironia, sappiamo con quale risultato.