Ripubblico un mio pensiero di qualche tempo addietro.
Eventi “denominati”, come la Notte Bianca, attirano migliaia di persone nelle strade. Quelle persone che si muovono solo in certe occasioni e si recano in un posto per il semplice motivo che “ci va un sacco di gente”.
Sono in tanti a non capire il perché di questo strano comportamento. Eppure è semplice! Alla gente piace “lu cciacca cciacche”.
Trovarsi immersi nella folla, tra spintoni, chiacchiere e quanto altro la calca possa offrire, piace ai più. La Notte Bianca in particolare attrae per la sua “inutilità”. Chi vi partecipa sa benissimo che non esiste un motivo, non esiste un filo conduttore se non quello di trovarsi immerso nella “moltitudine”. Fosse una sagra in molti non parteciperebbero perché non attratti dall’alimento offerto. Fosse un concerto non tutti gradirebbero quel tipo di musica proposto. Fosse una festa patronale non sarebbe apprezzata da chi non è legato alle tradizioni. Fosse una manifestazione culturale verrebbe da tanti percepita come noiosa. Insomma, potrei continuare all’infinito e ci sarebbe sempre una motivazione per non partecipare. La Notte Bianca no! Non ci sono motivi per non partecipare.
Essendo presentata come un contenitore delle più svariate possibilità di svago, è avvertita da tutti come una serata “particolare”. La “banalizzazione del banale”. Tutta organizzata intorno a “lu cciacca cciacche”. Al museo con tutta quella gente cosa vedi e soprattutto cosa comprendi? Al bar non puoi trattenerti come al solito. Ad un concerto non potrai essere concentrato, ad uno spettacolo sarai “disturbato”. In un negozio non potrai essere attento nell’acquisto. E allora perché la Notte Bianca se non pe “lu cciacca cciacche”?
E poi è …. “gratis”.
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