Dico di quel che il cittadino e il forestiero vedono, quel
che al pubblico amministratore poco importa, quel che per gli ambientalisti-verdi
non esiste.
Parlo dell’habitat cittadino. Mi
riferisco al decoro urbanistico e, in particolare, al come o al perchè non adeguatamente,
viene tenuto il “verde” in città.
Nel caso è facile (inevitabile) pensare e dire: - Dove troppo e dove niente! Mentre
l’amico, sfottente, compagno dei “due passi”, osserva e mi zittisce con un
mortificante: ...quàsse é!
Mentre è a tutti manifesto di come indecorosamente in
quest’estate, come nelle altre prima, sono lasciate (tranne eccezioni) quelle
che dovrebbereo essere le aiuole, ben preciso elemento d’arredo urbanistico,
alla Marina e/o in città, in questi giorni, all’incrocio della statale 16 con la Via Istonia che porta
al Mare, gli spartitraffico sono stati rizollati e provvisti di nuova, buona e
fresata terra, vistosamente provvista di un diffuso e coprente impianto
d’irrigazione ... C’è da aspettarsi a breve (...magari a fine stagione
balneare) che si presentino ammantati di verde erba e coloriti fiori (!), anche
se per ora ...solo erbe di campo spuntano qua e là. Insomma “bien, comme il faut” (dicono i francesi).
Ma se lì così “si deve”, perchè la nostra deludente, e peraltro puntualmente ri-eletta
amministrazione comunale (!), tale giusto criterio non l’applica altrove, magari
dove più è necessario e opportuno in termini turistici? Questione di fondi, di
bilancio, o cosa? Non ci è dato saperlo.
Chi scrive, come anche altri cittadini e villeggianti possono ben constatare,
tralasciando il “verde pubblico” della Marina, figlio di un dio minore anche
per gli ambientalisti, ancora quest’anno non può non notare il desolato e arido
sterrato che fa da cornice al Monumento ai Caduti, in Centro. Nella Piazza
denominata Caprioli, un tempo dai nostri genitori e precedenti avi detta “Il
Giardinetto”! Ei fu...
g. dinicola
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