"Quando ammiriamo la magnificenza di un edificio antico e attribuiamo la sua grandezza al genio creativo di un uomo solo, siamo colpevoli di appropriazione spirituale indebita. Dimentichiamo dell'esercito di artigiani ignoti che lo precedettero nell'oscurità delle antiche età, che faticarono umilmente contribuendo, ognuno in piccola parte, al tesoro comune del proprio tempo."
Pensavo a questo concetto estrapolato dal romanzo di Ayn Rand, La fonte meravigliosa, mentre ascoltavo la suora che, vestita come le suore di un tempo, suonava meravigliosamente nella chiesa di Santa Cecilia in Trastevere e che mi guidava a guardare non solo con gli occhi la bellezza del luogo.
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