La preoccupazione torna alta per gli interventi per Fosso marino. Gli interventi teoricamente previsti sono due: il primo del Comune di Vasto, il secondo della SASI. Il primo concorre per piccola parte alla soluzione del problema, il secondo, invece, diminuisce sensibilmente la prospettiva di una emergenza estiva del sistema fognario.
La consegna dei lavori, aggiudicati provvisoriamente a causa dell’eccezionale ribasso offerto dall’impresa, da parte del Comune, potrà avvenire soltanto a seguito di “assegnazione di specifiche risorse”. Queste potranno essere contenute nel Bilancio di previsione, la cui approvazione è di là da venire nel tempo. Infatti, considerando le obbligatorie attività prodromiche all’approdo in Consiglio comunale dello strumento finanziario, se ne può stimare l’approvazione, ad oggi e velocizzando l’iter, non prima del 20/25 Aprile. Se si considera che i tempi previsti dal bando per l’esecuzione delle opere sono di 90 giorni e che c’è solo da sperare che non vi siano intoppi di qualsivoglia genere, si arriva alla loro ultimazione alla fine di Luglio, fino ad allora… ruspe sulla spiaggia. Ogni commento è superfluo!
Potrebbero essere adottati, immediatamente, escamotage di massima urgenza con l’approvazione in Consiglio comunale di atti straordinari che liberino ugualmente le risorse necessarie per l’esecuzione delle opere. L’Amministrazione comunale le ha considerate?
Va da sé che l’attenzione deve essere necessariamente sposata sul secondo intervento, quello della SASI. Queste sono le opere che, realmente, potranno risolvere il problema. La società abruzzese, che ha la competenza sul sistema fognario, sì è impegnata, dopo averlo escluso nei mesi scorsi, alla realizzazione di una nuova vasca per la raccolta liquami ed al raddoppio della rete fognante Vasto Marina-San Salvo entro fine Maggio. Il progetto di raddoppio della rete fognante prevede la realizzazione di 4 chilometri di condotte ed il suo tracciato deve essere ancora messo a punto. Al 28 Marzo scorso, il progetto definitivo-esecutivo era ancora in corso di redazione.
L’Osservatorio incalzerà in ogni modo l’Amministrazione comunale e la SASI ma, al contempo, esorta gli operatori turistici, gli esercenti delle attività comunque correlate al settore e la cittadinanza ad operare un forte pressing affinché, dopo un anno dall’emergenza di Fosso marino, non si sia costretti ad assistere alle desolanti giornate già vissute l’estate scorsa.
Osservatorio per Fosso marino
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