martedì 3 aprile 2012

LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI REGIONALI DI VASTO

Illustri consiglieri,

il consiglio comunale di Vasto, nella sua ultima sessione, alla unanimità ha deliberato due ordini del giorno la cui volontà esprimeva netta contrarietà agli insediamenti industriali inquinanti: Biomasse della Histonia Energy da 4 megawatt, Biomasse da 17,4 megawatt di Puccioni, l’impianto di ricogenerazione degli acidi (Puccioni), e il cementificio progettato da un ex assessore democristiano. Il consiglio provinciale ha recepito le delibere del consiglio comunale di Vasto e a sua volta ha deliberato alla unanimità la sua contrarietà alle industrie sopra descritte. In questo momento il ruolo piu’ importante è determinato dai voi due consiglieri regionali vastesi Antonio Prospero, e Giuseppe Tagliente che militate nel centro destra, e che nella storia amministrativa avete ricoperto le cariche di Sindaco di Vasto e di assessore alla Regione (Antonio Prospero) e di Presidente del consiglio regionale (Giuseppe Tagliente). Vi faccio rilevare come il candidato sindaco del P.D.L., ( da voi indicato) dottor Mario Della Porta abbia sposato la causa ambientale della città nostra presentando una mozione e un ordine del giorno contro gli insediamenti inquinanti nell’area di Punta Penna e si sia comportato coerentemente attivandosi per la richiesta di convocazione dell’ultimo consiglio comunale da cui sono scaturite le due delibere. Cari Prospero e Tagliente, tocca a voi fare la vostra parte in seno al consiglio regionale, perché vi sia un deliberato di tutto il consiglio regionale che blocchi e scongiuri la minaccia dei nuovi mostri. Non voglio ricordare gli errori del vostro passato amministrativo in rapporto all’area industriale di Punta Penna; noi siamo interessati al futuro ambientale della nostra città, alla crescita di un turismo nuovo e ambientale, e di imprese pulite che operano in quell’area. Questa è una occasione per rimediare all’errore di un ultimo consiglio regionale dove non avete appoggiato la proposta del consigliere Franco Caramanico (SEL). Penso che non vogliate essere ricordati nella storia vastese come i responsabili del degrado ambientale e la fine di quell’area che la natura ha modellato per goderne le bellezze salutari.

Vasto 2 aprile 2012 Ivo Menna Ambientalista storico

2 commenti:

Ciccosan ha detto...

Pongo a lei la stessa domanda proposta altrove, ma filata come zero.
Che significa "storico" appiccicato ad ambientalista.
Capirei "storico dell'ambientalismo", cioè uno che ha studiato il fenomeno dell'ambientalismo dalle origine ad oggi; oppure "storico ambientalista" cioè uno che per meriti e battaglie è passato alla storia di quel movimento.
Ma di ambientalista storico mi sfugge il significato. Forse vuol dire di uno che ha fatto da molti anni l'ambientalista? Molti quanti? Bastano 30 o 40? Allora ci sono pure il "contadino storico", il "pescatore storico", o "l'impiegato storico", e addirittura "l'architetto storico" che potrebbe essere proprio lei se fa questa professione da altre 30 anni?
La verità è che ci piacciono i suono delle parole, specialmente di quelle che hanno un certo prestigio; che importa se, azzeccato qui o là, non ha senso; alla gente piace sentire le parole e quello che significano viene dopo, se c'è tempo.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Probabilmente Ivo si ritiene ambientalista prima di tutti gli altri. Da qui "l'aggettivo" storico.
Per quanto mi riguarda, pur non essendo stato il primo architetto di Vasto devo riconoscere che ho "imposto" la parola "archité" ai miei concittadini. Prima si parlava solo di: Geò, Ngignì, Dottò. Quindi mi potrei considerare "storico".
Mio padre, tra l'altro, era definito "lu raggiunuire" per antonomasia. Che vuoi è Vasto.